“La Regione è a conoscenza di un documento della Federazione toscana dei medici chirurghi e odontoiatri che esprime parere negativo sulle procedure individuate per ambulanza con infermiere a bordo?”.
Questo il quesito principale che il capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Lisei rivolge all’esecutivo regionale con un’interrogazione in cui si evidenzia come l’organismo toscano ribadisca come le procedure che “prevedono l’utilizzo di farmaci, anche non salvavita, ma la cui somministrazione presuppone necessariamente una diagnosi, debbano essere gestite esclusivamente da un medico”.
Oltre a evidenziare come l’intervento del medico sia necessario anche per procedure che contemplano una diagnosi differenziale quali difficoltà respiratoria, dolore toracico, deficit neurologico acuto, assistenza al neonato, Lisei auspica quindi che si riapra “quanto prima un confronto con gli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri dell’Emilia-Romagna al fine di rivedere le linee guida regionali nelle parti in cui vengono demandati al personale infermieristico atti che dovrebbero essere riservati ai medici”, soprattutto se si tratta di operatori del 118.
(Luca Boccaletti)


