Avviare uno screening dei cittadini di altre regioni che studiano in Emilia-Romagna.
La consigliera Valentina Castaldini (Forza Italia), con un’interpellanza rivolta al governo regionale, chiede che gli studenti fuorisede abbiano la possibilità “di effettuare il tampone con cadenza coordinata, regolare e ravvicinata (anche per chi non ha un medico di riferimento in regione)”. L’obbiettivo, aggiunge, “è quello di arrivare a una progressiva e rapida riapertura in sicurezza degli spazi universitari, garantendo lezioni ed esami in presenza, oltre che l’utilizzo delle aule studio e delle biblioteche”.
La risposta arriva dall’assessore Raffaele Donini, che spiega come sia in fase d’approvazione un provvedimento a tutela di questa categoria: “Non sarà più necessaria la ricetta del medico per i test sierologico, molecolare e antigenico rapido; sarà inoltre consentito di eseguire il test rapido nasale anche a coloro che non hanno assistenza sanitaria nella nostra regione (italiani e stranieri), applicando il prezzo calmierato di 15 euro”.
(Cristian Casali)