Imprese lavoro e turismo

Pompignoli (Lega): chiarezza su norme e più risorse per contrastare incidenti sul lavoro

“La normativa in materia della Regione Emilia-Romagna contemplerebbe quasi il doppio del numero dei controlli rispetto alla media nazionale e nell’ultimo decennio si sarebbe assistito a un consistente decremento degli operatori addetti alle attività di prevenzione”

La Regione contrasti gli incidenti sul lavoro, dato drammaticamente in aumento negli ultimi mesi.

A chiederlo è, in un’interrogazione, il consigliere Massimiliano Pompignoli (Lega), che ricorda come “dopo una riduzione nei mesi di lockdown, la piaga degli incidenti sul lavoro avrebbe registrato un incremento con la riapertura delle aziende anche nella nostra regione, nonostante la consistente attività di prevenzione che sarebbe svolta in Emilia-Romagna”.

Da qui un articolato atto ispettivo per sapere “se la Giunta ritenga opportuno incrementare le risorse destinate ai Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (PSAL) delle Ausl, anche a fronte della segnalata contrazione del personale, nonostante gli ambiziosi obiettivi e compiti da assolvere, e quale sia, per ogni ambito provinciale, il numero degli operatori addetti alle attività di prevenzione e controllo attualmente in forza nei servizi di PSAL, distinti per qualifica e ruolo, quanti in possesso di nomina prefettizia di U.P.G. (Ufficiali di Polizia giudiziaria), quanti a tempo indeterminato o determinato, quanti a tempo pieno o parziale”.

Pompignoli vuole inoltre essere informato su quale sia, per ogni ambito provinciale, “il numero di aziende con almeno un dipendente potenzialmente da controllare e se sia già stato predisposto un piano di nuove assunzioni, a tempo indeterminato o determinato, tenendo in considerazione l’auspicata ripresa post pandemia e del fatto che, secondo notizie assunte, trascorrerebbe almeno un anno dall’assunzione al momento dell’effettiva operatività in autonomia dell’addetto con l’acquisizione della qualifica di UPG”.

Fra i quesiti posti all’esecutivo regionale anche la richiesta di informazioni in merito a quanto “ammontino le indagini di infortunio sul lavoro effettuate nel 2020 e nei primi quattro mesi del 2021 (dato regionale e per ogni ambito provinciale), quanti di questi infortuni siano mortali, esclusi quelli determinati da Covid e per quali motivi i citati Servizi non dispongano di un adeguato organico, omogeneamente distribuito per singolo ambito provinciale e proporzionato al numero delle aziende da controllare se corrisponde al vero il fatto che la Regione Emilia-Romagna prevede quasi il doppio del numero dei controlli rispetto alla media nazionale”.

(Luca Molinari)

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