Scuola giovani e cultura

Pd: “Scuola, aumentare organici e stanziare più investimenti per l’edilizia”

L’obiettivo, spiegano i consiglieri dem che hanno presentato una risoluzione rivolta al governo regionale (prima firmataria Katia Tarasconi), “è quello di investire su una più efficace azione didattica”

“Garantire per il prossimo anno scolastico dotazioni di organico aggiuntivo per le scuole della nostra regione e maggiori investimenti per l’edilizia scolastica”.

A chiedere all’esecutivo regionale si sollecitare il governo nazionale (e in particolare il ministero dell’Istruzione) “per garantire, il prossimo anno, la didattica in presenza e in condizioni di sicurezza” sono, con una risoluzione, Katia Tarasconi (prima firmataria), Marcella Zappaterra, Marilena Pillati, Andrea Costa, Stefano Caliandro, Francesca Marchetti, Roberta Mori, Manuela Rontini, Nadia Rossi, Francesca Maletti e Matteo Daffadà del Partito democratico.

L’obiettivo, spiegano gli unici consiglieri dem, “è quello di investire su una più efficace azione didattica”. Da una nota ministeriale, rimarcano, “emerge che le dotazioni organiche del personale docente per il prossimo anno saranno sostanzialmente simili a quelle di quest’anno scolastico”. I posti per l’Emilia-Romagna, aggiungono, “non tengono in alcun modo conto, seppure di poco incrementati, delle risorse aggiuntive costituite dal cosiddetto organico Covid, che lo scorso anno hanno consentito dal mese di ottobre di assumere temporaneamente circa 5mila unità tra personale docente e personale amministrativo, tecnico e ausiliario”. Dalla nota, proseguono, “non emerge alcun riferimento alla necessità, resa certamente ancora più evidente dall’emergenza pandemica, di organizzare la didattica in sicurezza attraverso la formazione di classi meno numerose rispetto al passato (in particolare per garantire una regolare ripartenza del prossimo anno scolastico)”.

Come evidenziano numerose sigle sindacali, sottolineano quindi Tarasconi e colleghi, “occorre l’adozione di misure straordinarie, servono investimenti in personale e stabilizzazioni massicce per consentire la didattica in presenza, per evitare assembramenti e ridurre il numero degli alunni per classe, occorre estendere il tempo scuola e la scuola dell’infanzia per recuperare l’abbandono scolastico tragicamente aumentato anche nella nostra regione, per dare supporto agli studenti più svantaggiati o più fragili, garantendo a tutti, senza distinzione, il diritto allo studio”.

(Cristian Casali)

Scuola giovani e cultura