Sanità e welfare

Covid Modena. Barcaiuolo (Fdi): perché non sono presenti medici nel drive-through di via Minutara?

Il consigliere cita la notizia, pubblicata dai media locali, di un cittadino che avrebbe rinunciato al tampone per il figlio minorenne perché nel centro non erano presenti medici

Un cittadino ha rifiutato, dopo avere prenotato uno screening al drive-through modenese di via Minutara (caserma Setti), l’esecuzione del tampone al figlio minorenne per l’assenza di personale medico in grado di intervenire nel caso di complicazioni o incidenti collegati al test.

Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia), che ha appreso la notizia dai media locali, ha quindi richiesto all’esecutivo regionale, con un’interrogazione, “se intenda prendere provvedimenti in merito a quanto accaduto”.

I drive-through, si legge nell’atto, “sono i punti, gestiti direttamente dal personale dell’Ausl, in cui è possibile eseguire dalla propria auto i tamponi naso-oro-faringei per accertare o meno la presenza del Covid19 (per fare un tampone occorre una richiesta medica)”.

Il cittadino, spiega il consigliere, “non si è sentito adeguatamente tutelato”. E prima di lasciare l’area, aggiunge, “si è fatto rilasciare un documento, controfirmato dal coordinatore del centro, dove veniva verbalizzato il rifiuto all’esecuzione del tampone per l’assenza di un medico”. Trascorsi due giorni dalla non esecuzione del tampone, rimarca poi il politico modenese, “l’Ausl ha comunque inviato un sms comunicando l’esito negativo al tampone, recatosi al centro tamponi il cittadino ha ricevuto come spiegazione che ‘l’invio di un sms relativo all’esito di un tampone mai eseguito può essere dovuto a un errore di identificazione anagrafica’”.

Barcaiuolo chiede quindi al governo regionale “se la Regione effettui, e con quale cadenza, controlli per verificare il corretto operato delle Ausl nella campagna di screening per il Covid-19” e vuole anche sapere “per quale motivo non sia presente personale medico nei centri drive-through”.

(Cristian Casali)

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