Ambiente e territorio

Zamboni (Europa Verde): chiarezza su progetto allargamento azienda a Mordano

“Le rilevazioni effettuate periodicamente da Arpae hanno fatto emergere sforamenti acustici (differenziale notturno), sforamenti del parametro dell’acido fluoridrico e alte concentrazioni di alluminio e zinco presenti negli sversamenti di acque nel canale Mezzale”

Fare chiarezza sul progetto di ampliamento di un’azienda a Mordano, in provincia di Bologna.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Silvia Zamboni (Europa Verde), che ricorda come “nel 2017 sia stato autorizzato dalla Regione Emilia-Romagna un ampliamento produttivo di una ditta in zona Chiavica (58mila metri quadrati), nel comune di Mordano, in provincia di Bologna. Al momento dell’attivazione degli impianti sono emerse diverse problematiche: forte rumore, vibrazioni da basse frequenze su infissi interni ed esterni alle abitazioni limitrofe, miasmi simili a plastica bruciata dovuti agli impianti di cottura del prodotto finito, ricaduta di polveri nelle aree vicine allo stabilimento. Successivamente, nel fosso di scolo retrostante la fabbrica, si sono aggiunti problemi di sversamenti, dopo le piogge, di acque “bianche” contaminate da polveri”.

La capogruppo prosegue ricordando come “nel 2018 si è costituito il Comitato Cittadini Borgata Chiavica – Mordano che, d’accordo con la precedente amministrazione comunale, ha aperto un tavolo di confronto tra cittadini, Enti preposti (Arpae e Ausl) e azienda al fine di individuare adeguate soluzioni ai problemi elencati. Sia gli Enti che il Comitato hanno più volte sottolineato la necessità di svolgere accurate analisi chimiche e rilevazioni fonometriche al fine di appurare eventuali discostamenti dell’azienda dalle normative vigenti”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se la Regione sia a conoscenza del progetto di ampliamento e se sia coinvolta nell’iter autorizzativo del piazzale di stoccaggio la cui realizzazione prevede il consumo di 4,4 ettari di terreni agricoli e se, alla luce del dovere di tutelare la salute pubblica e dei forti disagi subiti da anni dai cittadini della Borgata Chiavica, non ritenga opportuno sollecitare un costante monitoraggio del rumore e della qualità dell’aria, del suolo e dell’acqua nella zona interessata al fine di garantire il rispetto dei limiti di legge, così da assicurare la coesistenza tra l’attività produttiva e i residenti, superando
l’attuale contrapposizione e i disagi dei cittadini”.

(Luca Molinari)

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