COMUNICATO
Governo locale e legalità

MAFIE. PROCESSO AEMILIA, GIBERTONI (M5S): “REGIONE INTERVENGA PER GARANTIRE CHE COMUNE DI SAN FELICE SUL PANARO (MO) SIA PARTE CIVILE, COME VOTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE”

In una interrogazione, la consigliera chiede alla Giunta di promuovere una convenzione per garantire il supporto legale per la costituzione di parte civile dell’amministrazione di San Felice nel dibattimento del 23 marzo prossimo e per un coordinamento con i legali che rappresentano altri enti territoriali nel processo

In seguito all’ordinanza del 4 novembre scorso nella quale sono state rese note le richieste di costituzione di parte civile nel processo Aemilia, è emerso che il Comune di San Felice sul Panaro e altri dell’Unione Comuni Modenesi dell’Area Nord non si sono costituiti direttamente in tale procedimento giudiziario, nonostante il Consiglio comunale di San Felice avesse adottato una mozione favorevole in tal senso, votata unanimemente.

È quanto segnala Giulia Gibertoni (M5s) in una interrogazione presentata alla Giunta per sapere se, “vista la difficoltà di comprendere e dare concretezza a determinazioni assunte anche da organi rappresentativi della intera comunità locale”, non ritenga opportuno promuovere “una convenzione con il Comune di San Felice, per attivare o proporre il legale prescelto dalla Regione anche quale legale del Comune stesso, che ancora non risulta avere incaricato un proprio avvocato di fiducia”.

La consigliera chiede quindi di “garantire, in questi termini operativi, l’effettiva costituzione, per quanto parzialmente tardiva, del Comune di San Felice al dibattimento del processo Aemilia (fissato per il prossimo 23 marzo a Reggio Emilia) al fine di precludere ogni ulteriore malinteso che potrebbe ingenerarsi, non ultima l’impressione che gli attuali rappresentanti del Comune possano coltivare un interesse opposto a quello di una volitiva e decisa condanna degli imputati”. E ciò, spiega la consigliera, “perché potrebbe esserci il timore che la condanna possa comportare indirettamente un danno di immagine delle loro persone, alla luce delle pregresse relazioni istituzionali (gli appalti) con quegli imputati”.

Più generale, Gibertoni chiede poi all’esecutivo regionale se non ritenga opportuno impegnare il proprio studio legale ad un coordinamento con i legali degli altri enti territoriali, per dare riscontro ai suggerimenti e alle considerazioni esplicitate nell’ordinanza del Giudice dell’udienza preliminare, Francesca Zavaglia, anche al fine di una azione più efficace in termini di tutela dell’antimafia.

(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(is)

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