Dal novembre 2014, all’interno della bolletta riguardante i servizi idrici procurati da Hera ai propri clienti, è apparsa, nel capitolo delle trattenute, la “Quota adesione fondo fughe“. Da alcuni organi di informazione, si apprende che “la società Hera avrebbe inviato una lettera per comunicare la procedura automatica di trattenuta e, per i clienti insoddisfatti, sia stata data la possibilità di recedere tramite e-mail, ma alcuni cittadini, stando a quanto riportato dalla stampa, non sono riusciti a ricevere la lettera con la modalità di recesso”. Lo scrive Alan Fabbri (Ln) in una interpellanza rivolta alla Giunta per sapere quali siano, ai sensi dell’articolo 115 del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa, le valutazioni su questi accadimenti e, nel caso si apra un contenzioso tra gli Enti locali interessati e l’azienda Hera, quali siano gli intendimenti e le scelte del presidente della Regione e della Giunta sulla questione.
“L’uso di servizi telematici, come internet ed e-mail, non è- sostiene Fabbri- di immediato accesso per tutti i cittadini emiliano-romagnoli. Alcune fasce di popolazione, come gli anziani, hanno, ancora oggi, difficoltà nell’utilizzo del computer. Ne consegue un evidente disagio per queste persone di recedere da una qualsiasi proposta tramite mail”. Il “Comitato spontaneo dei cittadini poggesi (Poggio Renatico) ha già effettuato- rileva ancora Fabbri- alcune assemblee per discutere dell’accaduto. Stando alla stampa, il Comitato ha inoltre contattato il cali center di Hera senza però ricevere risposte chiarificatrici”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
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