COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Tagliaferri (Fdi): cosa fa la Regione contro la variante Delta del Covid?

Dettagliata interrogazione per sapere se c’è un monitoraggio della mutazione del Covid

Cosa sta facendo la Regione per contrastare la variante Delta del Coronavirus?

A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi), che ricorda come “cresce la diffusione della variante Delta, che nel Regno Unito è ormai maggioritaria, ma che è presente in molti altri Paesi, Italia compresa. Secondo una stima diffusa dal Financial Times il nostro Paese è fra quelli nel mondo in cui la variante Delta è più diffusa: dopo il 98% del Regno Unito e il 96% del Portogallo, vengono infatti gli Stati Uniti (31%) e Italia (26%), seguiti da Belgio (16%), Germania (15%) e Francia [6,9%). Ma a caratterizzare negativamente il nostro Paese è lo scarso numero di sequenze genetiche: 500mila ottenute in Gran Bretagna, 130mila in Germania, 47mila in Francia e 34mila in Spagna, mentre per l’Italia non viene fornito alcun dato”.

Da qui l’interrogazione per sapere dalla Giunta “quante sequenze genetiche vengano effettuate nella nostra regione, vista la forte crescita della variante Delta in Italia, e quanti tamponi vengano effettuati giornalmente, visto che sequenziare i tamponi positivi resta uno dei provvedimenti più importanti per monitorare l’evolversi delle varianti della pandemia”.

Tagliaferri, inoltre, chiede all’amministrazione regionale di essere informato in merito “a quanti vaccini vengono effettuati ogni giorno nella nostra regione agli over 12enni privi di controindicazioni con gli specifici vaccini autorizzati per età, visto che la fascia di età pediatrica e adolescenziale può fungere da serbatoio per la diffusione del virus nell’intera popolazione”.

(Luca Molinari)

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