COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Cambiamenti climatici, ok alla risoluzione per promuovere la ricerca sull’adattamento

Commissione Territorio, chiesto l’impegno della Giunta anche sulla mitigazione e sull’avvio di un percorso partecipato integrando anche i vari piani (energia, trasporti, rifiuti) già attuati dalla Regione

E’ stata approvata la risoluzione che impegna la Regione a sostenere la ricerca nel campo dell’adattamento ai cambiamenti climatici e a predisporre un cronoprogramma con relativi obiettivi e target temporali per dare piena attuazione alla strategia europea e regionale. Inoltre, la Giunta adotti “il percorso partecipativo, citato fra gli obiettivi della strategia regionale di adattamento e mitigazione, al fine di integrare questo tema in tutte le politiche settoriali regionali, coinvolgendo gli stakeholder e la cittadinanza per aumentare la conoscenza e la sensibilità verso le tematiche dei cambiamenti climatici”.

L’atto di indirizzo è stato proposta dalla consigliera Silvia Zamboni (Europa Verde) e firmato anche da Stefano Caliandro (Partito Democratico), qui nella doppia veste di consigliere dem e presidente della commissione Territorio, ambiente e mobilità.

Per Zamboni “i cerotti non bastano più. Serve coerenza tra la strategia sull’ambiente e gli altri piani della Regione: rifiuti, energia, trasporti. La programmazione sia coerente con la mitigazione (riduzione emissioni) e con le politiche di adattamento di cui va finanziata la ricerca. Oggi dobbiamo dare risposte agli agricoltori e ai soggetti fragili che hanno rischi per la salute. L’Onu ha lanciato un allarme sui cambiamenti climatici: se non si sta sotto soglia degli accordi di Parigi, di 1,5 gradi, si mette a repentaglio la vita di decine di milioni di abitanti”. 

Secondo Caliandro “affrontare il cambiamento climatico rientra nei nostri doveri di consiglieri, dopo il Patto per il lavoro e il clima. Non dobbiamo solo mappare ciò che accade, ma proporre indirizzi e programmi. Qui non ci sono risvolti soltanto ambientali, ma anche economici. Il nostro futuro è già adesso”.

La consigliera Nadia Rossi (Pd) ha stimolato a “migliorare e fare di più. L’impegno richiesto nella risoluzione è in linea con quanto già in atto e con gli obiettivi assunti dalla Regione. Bene il sostegno alla ricerca e va avviato il percorso partecipativo tra i cittadini per una maggiore conoscenza di questo tema. Ricordo che la Regione opera già in modo concreto: ad esempio, con il percorso partecipativo del forum permanente dei cambiamenti climatici e altre iniziative”.

Critico il consigliere Emiliano Occhi (Lega): “C’è una spaccatura tra la realtà e il mondo dei sogni. La risoluzione è vaga. La mancanza di acqua è in atto da 20-30 anni perché in molte zone non si è intervenuto prima. Gli interventi sul clima avvengono in decenni, ma i problemi vanno affrontati nel breve periodo. La carenza di acqua si risolve con invasi, per il dissesto idrogeologico agendo sulle aste fluviali e sui bacini. Oggi si vuole fare credere che in breve si riesca a intervenire con azioni vaghe. Occorre capire cosa si può fare nel breve e medio termine. Ci sono le necessità di imprese e settori su cui si interviene, però, con una visione ideologica. Vedo poca attenzione alla geotermia che potrebbe aiutare a contrastare i problemi del riscaldamento (pompe di calore). Si dovrebbe agire anche sui grandi mezzi di trasporto, sulla grande distribuzione, sulla filiera del biometano. Il piano Ue chiederà di produrre 70 gigawatt green entro il 2030, ma si riuscirà a metterli sui tetti? C’è poi la contraddizione tra il percorso green e chi dice no a tutto”.

(Gianfranco Salvatori)

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