“Non è opportuno preservare il Mediterraneo dove lo sfruttamento ittico ha raggiunto livelli così gravi che porta a rischi biologici elevati di depauperamento che interessano direttamente il sostentamento di pescatori, attività e comunità costiere?”, e ancora, “non si ritiene necessario sollecitare il Governo italiano a cooperare con le istituzioni europee nel procedere a un’ulteriore necessaria riduzione delle giornate di pesca, collaborando attivamente con il fine di trovare una soluzione condivisa per la sostenibilità delle risorse ittiche dei nostri mari e al contempo a tutelare, nel lungo periodo, il comparto della pesca?”.
Sono queste le domande principali che Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) rivolge alla Giunta regionale in una specifica interrogazione.
La capogruppo, ricordando i regolamenti dell’Unione europea in tema di attività ittica, sottolinea come ad oggi vi siano chiare imposizioni aventi “l’obiettivo del massimo rendimento sostenibile, attraverso progressive riduzioni dei giorni di pesca e della capacità delle flotte” al fine di tutelare quell’ambiente marino che è di interesse generale.
Per Gibertoni, quindi, la gestione congiunta delle risorse è assolutamente necessaria, anche tenuto conto degli spostamenti transfrontalieri degli stock ittici e dell’incidenza dei fenomeni di inquinamento proveniente dalla terraferma o dalle navi che, insieme a un’eccessiva attività di pesca, pone chiare minacce alla biodiversità e degrada le coste.
(Luca Boccaletti)