COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Gibertoni (Misto): “In regione continueranno a proliferare i poli logistici e la Regione resterà spettatore”

Interpellanza sulla crescita della logistica: “La Città metropolitana di Bologna dal 1990 al 2020 ha perso il 2 per cento del suolo disponibile, 7.500 ettari”. L’assessora Lori: “La Giunta agisce nel rispetto delle normative e assicura le verifiche anche sul piano ambientale e paesaggistico”

“Lei risponderà che la Regione non ha competenza, ma il tema della proliferazione degli hub logistici riguarda l’intero territorio. La logistica si sta espandendo e questa regione verrà conosciuta come quella dei tortellini e delle piattaforme, che non sono innocue”.

È l’intervento della consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che ha presentato la propria interpellanza, a cui ha dato risposta in Assemblea l’assessora Barbara Lori (Montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità).

Gibertoni ha chiesto alla Regione di prendere posizione e, in particolare, “se intenda continuare ad assistere come semplice spettatrice al proliferare, su tutto il territorio regionale, di strutture destinate alla logistica di cui l’hub di Altedo-San Pietro in Casale è solo il più eclatante esempio in negativo, oppure se intenda – si legge nell’interpellanza – avere un ruolo nell’evitare la continua e massiccia proliferazione di questi impianti, soprattutto in aree limitrofe agli interporti già esistenti, e con quali atti e modalità”. Da più parti, ha continuato la consigliera, “si parla di incrementare il trasporto su ferro, ma aumenta solo quello su gomma”. La consigliera ha ricordato che la Città metropolitana di Bologna dal 1990 al 2020 ha perso 250 ettari di suolo l’anno: in 30 anni (7.500 ettari) è andato perso il 2 per cento del suolo disponibile.

L’assessora ha risposto che “ci sono molti quesiti su questo tema. La Giunta, ad oggi, assolve al proprio ruolo rispettando le normative. L’impegno è del rispetto dei livelli delle pianificazioni, ponendo attenzione alle competenze e garantendo le verifiche, anche nel campo della sostenibilità ambientale e paesaggistica”.

Gibertoni, dicendosi “insoddisfatta”, ha ricordato che “la Regione Lombardia nella valutazione di impatto ambientale ha introdotto ulteriori categorie di esame legate alla logistica. Perché l’Emilia-Romagna non lo fa? La Regione resterà spettatore e i poli logistici continueranno a proliferare”.

(Gianfranco Salvatori)

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