Sanità e welfare

Welfare. Soncini (Pd): “Sostegno economico fino a 21 anni per i ragazzi nelle famiglie affidatarie”

L’interrogazione vuole conoscere anche il numero di minori disabili o malati gravi attualmente in affido, quali aiuti economici siano riconosciuti alle famiglie, se sia possibile prolungare il sostegno economico qualora i ragazzi non abbiano raggiunto l’autonomia

La situazione dei minori in affido familiare, il sostegno alle famiglie e l’estensione oltre i 21 anni dell’assistenza economica fornita dal Fondo sociale regionale. E’ quanto chiede la consigliera Ottavia Soncini (Partito Democratico) in un’interrogazione alla Giunta, firmata anche da altri 12 consiglieri dem.

L’affidamento familiare è regolato dalla legge 184/1983, il minore va da 0 a 17 anni (ma si può spingere fino a 21) e ha diritto a vivere in un ambiente idoneo in cui crescere, nel caso la famiglia di origine non sia temporaneamente in grado di assicurarlo. Soncini sottolinea che “la famiglia affidataria è una risorsa costitutivamente prioritaria in ogni progetto di affido”. Le Regioni, afferma la legge 184, determinano i sostegni a famiglie, persone e comunità e la norma prevede “il riconoscimento di benefici di carattere economico per sostenere l’affidamento familiare”.

La legge regionale 14/2008, continua Soncini, prevede “già che l’assistenza economica alle famiglie coi minori disabili in affido possa proseguire oltre i 18 e anche i 21 anni”. Inoltre, la Regione e gli Enti locali riconoscono benefici di carattere economico (Assegni di cura) per “le opportunità di vita indipendente delle persone in condizione di non autosufficienza, anche sostenendo il necessario lavoro di cura” e per sostenere l’affidamento familiare di minori” previsto dalla legge 184 (Diritto del minore ad una famiglia). I benefici sono disposti per non autosufficienti, famiglie che garantiscono le prestazioni socio-sanitarie, famiglie e singoli che accolgono un minore in affidamento.

La Regione, sottolinea la consigliera, “ha sempre promosso l’accoglienza in famiglia dei bambini in difficoltà, privilegiandola rispetto all’inserimento in comunità” e sostenendo anche che occorre “la massima attenzione ai bambini disabili e malati” e che “sia opportuno garantire alle famiglie affidatarie, in particolare quelle che accolgono ragazzi disabili, la prosecuzione del riconoscimento del sostegno economico da parte dei Comuni, anche oltre il compimento del diciottesimo anno di età”.

L’interrogazione è sottoscritta anche dai consiglieri Francesca Maletti, Roberta Mori, Francesca Marchetti, Matteo Daffada,’ Katia Tarasconi, Palma Costi, Antonio Mumolo, Marco Fabbri, Massimo Bulbi, Gianni Bessi, Marcella Zappaterra e Luca Sabattini.

(Gianfranco Salvatori)

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