“Valutare una revisione della metodologia di regolazione dei prelievi in situazioni di scarsità idrica, disposta da Arpae in data 28/6/2021, coinvolgendo le associazioni di categoria al fine di attuare un sistema condiviso da tutti gli attori del settore”.
E’ la richiesta della Lega che, con un’interrogazione a prima firma Matteo Rancan, chiede di rivedere il regime di prelievo idrico attualmente in vigore.
L’Agenzia Prevenzione Ambiente della Regione (Arpae), spiegano i consiglieri del Carroccio, con una specifica determinazione dirigenziale emanata alla fine dello scorso mese di giugno, “ha modificato la gestione dei prelievi idrici, passando dal vecchio sistema di ordinanze di sospensione a un sistema a semaforo, basato sul calcolo del deflusso minimo vitale dei corsi d’acqua”.
Per i consiglieri questa nuova metodologia “rappresenta sicuramente un alleggerimento rispetto al metodo precedente delle ordinanze, ma da diverse segnalazioni sembra che le associazioni di categoria del mondo agricolo non siano state coinvolte in fase progettuale e di discussione”.
(Luca Boccaletti)