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Zamboni (Europa Verde): ridurre l’uso del glifosato

“L’istituto Ramazzini, con il supporto di altre istituzioni e università indipendenti in Europa e negli Stati Uniti, sta conducendo il più sistematico e integrato studio mai eseguito al mondo in modo da ottenere informazioni indipendenti sulla pericolosità del diserbante prima del rinnovo dell’autorizzazione all’impiego, in scadenza a metà dicembre 2022”

Ridurre l’uso del glifosato in ambito agricolo e urbano su tutto il territorio regionale.

A chiederlo è una risoluzione della consigliera Silvia Zamboni (Europa Verde) che ricorda come “il glifosato è un diserbante sistemico (noto come erbicida totale) introdotto in agricoltura negli anni ’70 del secolo scorso ed è molto usato anche in ambienti urbani contro le erbe infestanti. Un gruppo di esperti dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione ha preso in esame tutti gli studi esistenti relativi ai possibili effetti di questo prodotto sull’uomo e sugli animali. L’analisi approfondita si è conclusa nel 2015 con la decisione di inserire il glifosato nella lista delle sostanze “probabilmente cancerogene” (categoria 2A)”.

Zamboni sottolinea come “in Italia, da quanto si legge nel “Rapporto nazionale pesticidi nelle acque dati 2015-2016”, pubblicato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), la presenza di pesticidi è stata
rilevata nel 67% dei campioni di acque superficiali analizzati e nel 33% delle acque sotterranee. Molto significativi sono i dati relativi al superamento dei limiti: il 24% dei punti di monitoraggio di acque superficiali e l’8% di acque sotterranee presentano una concentrazione superiore ai limiti ambientali. Inoltre, nei campioni analizzati è stata rilevata la presenza di più molecole: si va da un valore medio di 5 sostanze attive per campione, a un massimo di 55 in un singolo campione”.

Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta affinché “vengano messe in atto tutte le azioni necessarie volte alla riduzione dell’uso del glifosato in ambito agricolo e urbano su tutto il territorio regionale, avviando la road-map verso ‘Emilia-Romagna regione glifosato free’ e si dia mandato alla Direzione regionale competente di predisporre una proposta di modifica della delibera del 2018 per introdurre il divieto di utilizzo del glifosato in tutte le aree extra agricole”.

Silvia Zamboni, infine, vuole che “si tenga conto, nella prossima applicazione della Politica Agraria Comune (PAC) e nella destinazione delle risorse europee, di attuare misure e azioni tese a sostenere gli agricoltori che si impegnano a ridurre da subito l’utilizzo dei prodotti fitosanitari e il glifosato”.

(Luca Molinari)

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