Ambiente e territorio

Question time Zamboni (Europa verde): colpa di Hera proroga funzionamento discarica Ravenna

L’assessore Priolo interrogata in Aula sullo slittamento della data di chiusura dell’impianto: “Esigenze tecniche che pongono la proroga non in contraddizione con i Piani approvati”

Silvia Zamboni

“È ora che Hera gestisca veramente le politiche dei rifiuti in funzione dei benefici ambientali e non degli utili, per evitare di continuare a mettere delle toppe”. Questa è la dura replica della consigliera Silvia Zamboni alle parole dell’assessora Irene Priolo in risposta a un question time discusso in Aula sulla proroga di apertura del decimo settore della discarica di Ravenna che, rispetto alla sua data di chiusura, riceverà rifiuti per altri tre, quattro mesi. “Sono assolutamente insoddisfatta, ma non dipende dalla Regione- ha specificato la capogruppo di Europa Verde– ma dalle politiche di Hera. Sapevano benissimo la data di chiusura del decimo settore della discarica, cioè fine giugno, e non hanno fatto niente per rendere inutile questa proroga”.

Il decimo settore della discarica di Ravenna, si legge nell’interrogazione di Zamboni, è quello nel quale vengono conferiti i rifiuti urbani. Con questa proroga “altre 18mila tonnellate di rifiuti” finiranno in discarica “rispetto a quelle inizialmente stimate, cioè 251.691”. In Aula l’assessore Priolo ha spiegato che la proroga poggia “solo su esigenze tecniche”, visto che non c’è la necessità “di fare entrare ulteriori quantitativi di rifiuti”. Infatti, “nell’avvio della gestione post mortem della discarica- ha sottolineato la titolare dell’ambiente in Regione- c’è la necessità, da un punto di vista tecnico, che il sito abbia le caratteristiche idonee e appropriate alla chiusura. Con queste ulteriori 18mila tonnellate verrà colmata la volumetria complessiva richiesta in fase di autorizzazione, evitando così problemi di natura strutturale. Queste tonnellate vanno a saturare la discarica, evitando, per esempio, la creazione di avvallamenti che possono causare un percolamento maggiore. Questa necessità tecnica porta la proroga a non essere in contraddizione con i documenti approvati in materia di rifiuti”.

Spiegazioni che non hanno soddisfatto Zamboni: “18mila tonnellate in tre mesi rispetto a un totale 250mila in tre anni dà l’idea di una sproporzione enorme. Non siamo al 10 percento del totale, ma quasi. Hera è deficitaria nelle politiche ambientali della nostra Regione”. La consigliera di Europa Verde ha inoltre ricordato come questa proroga si inserisca “in un periodo particolare, proprio poco tempo dopo, era il 27 maggio scorso, l’approvazione della nuova pianificazione regionale in materia di rifiuti e l’avvio del Documento programmatico contenente gli obiettivi strategici e le scelte generali del Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate 2022-2027. Fra gli obiettivi- ha rimarcato-  si evidenzia in particolare il divieto di avvio a smaltimento in discarica dei rifiuti urbani indifferenziati”. Non solo: Zamboni ha snocciolato i dati sulla differenziata: “Emerge come la provincia di Ravenna sia il fanalino di coda con il 61,1% di differenziata rispetto a Modena 72,9%, Piacenza 71,5%, Parma 80%, Reggio Emilia 82,2%, Bologna il 66,5%, Ferrara 79,3%, Forlì-Cesena 69%, e Rimini 72,2%”.

(Andrea Perini)

Ambiente e territorio