Specifiche tutele al settore calzaturiero duramente colpito dalla crisi. Lo chiede il gruppo Pd (primo firmatario Massimo Bulbi insieme ai colleghi Matteo Daffadà, Stefano Caliandro, Nadia Rossi, Roberta Mori, Palma Costi, Marcella Zappaterra, Katia Tarasconi, Marco Fabbri e Luca Sabattini), che sottolinea l’importanza del comparto a livello nazionale e regionale, soprattutto nelle zone romagnole dei comuni di San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone e Gatteo.
Bulbi e colleghi evidenziano l’importanza del settore calzaturiero quale importante tassello dell’economia regionale e sui correlati livelli occupazionali, in particolare nei territori romagnoli, che nel 2020 ha subito una fortissima contrazione sia nel fatturato (-25,2% rispetto all’anno precedente), che nel numero di pezzi prodotti e dell’export, sia nel valore (-14,7%) sia nelle quantità (-17,4%).
Diversi i punti proposti per la tutela del settore: in primis “l’abbattimento del cuneo fiscale e l’estensione della decontribuzione del 30% degli oneri previdenziali a tutti i distretti del settore”, a cui si andrebbero ad aggiungere anche “incentivi fiscali sotto forma di credito di imposta nella misura del 30% delle rimanenze in magazzino”. Ulteriori iniziative di supporto, poi, riguardano il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo e il sostegno diretto “tramite apertura di linee di finanziamento a fondo perduto (nei limiti della normativa sugli aiuti di Stato) per la realizzazione dei campionari e delle collezioni dei settori moda e accessorio”.
Ulteriori elementi per la tutela del settore, infine, sono il sostegno della trasformazione digitale della filiera, lo sviluppo di modelli imprenditoriali sostenibili e l’estensione fino a 20 di tutti i piani di rientro sui prestiti bancari con garanzia pubblica attivati in seguito all’introduzione delle garanzie di stato sui finanziamenti alle imprese tramite SACE e fondi di garanzia alle PMI”.
(Luca Boccaletti)