La Giunta intervenga sul People Mover e sull’inquinamento acustico che produce, in quanto ha riflessi sia sui cittadini sia sulle abitazioni che costeggiano il tragitto del Marconi Express, il trenino su monorotaia che collega la stazione centrale all’aeroporto.
Marco Lisei (Fratelli d’Italia) ha presentato un’interrogazione alla Giunta, chiedendo se l’esecutivo regionale non ritenga che “questa situazione fosse facilmente prevedibile già in fase di progettazione dell’intera opera e che poco si sia fatto fino ad ora per mitigarla” e se, attraverso Arpae, non intenda intervenire “al fine di verificare se i dati relativi all’inquinamento acustico sull’intero percorso e nelle varie fasce orarie, rientrino nei limiti previsti dalle normative”. Infine, il capogruppo di FdI invita la Giunta a “farsi promotrice presso il Comune di Bologna e il Concessionario di interventi rapidi e risolutivi della grave situazione venutasi a creare a seguito dell’entrata in servizio delle navette che non ricadano poi sui residenti come quelli proposti fino ad ora (sostituzione degli infissi e installazione di impianti di condizionamento)”.
Lisei, dopo aver ricordato la genesi del progetto del trenino a trasporto vincolato (cioè senza conducente e controllato a distanza) che permette di raggiungere, dalla Stazione, l’aeroporto in 7 minuti, evidenzia che fin “dai primi viaggi di collaudo effettuati dalle navette sono state molteplici le lamentele e le iniziative dei cittadini di Bologna residenti nelle aree adiacenti alla monorotaia” per ridurre il rumore.
Il superamento dei limiti era già stato accertato dopo il monitoraggio acustico imposto in esito alla valutazione di impatto ambientale e condotta durante la fase di pre-esercizio, “ma gli interventi di mitigazione non risulterebbero ancora ultimati”. Inoltre, il rumore della navetta colpirebbe “tutta la popolazione residente lungo l’intero percorso e il continuo passaggio dei convogli sta provocando danni alla salute come conseguenza della privazione sia del riposo sia della tranquillità notturna in palese violazione dell’art.32 della Costituzione”. A risentirne sono stati anche gli edifici che hanno registrato “una consistente perdita del valore immobiliare”. Le proteste dei cittadini in Consiglio comunale hanno portato “solo all’installazione di centraline di rilevamento e monitoraggio del rumore nonché alla proposta di innalzare barriere fonoassorbenti in alcuni tratti del percorso e altre misure specifiche”. Secondo Lisei, “questi interventi sono insufficienti a mitigare i disagi che i residenti devono subire quotidianamente e lo stesso assessore Lepore, candidato sindaco a Bologna, ha dovuto riconoscere ad aprile 2021 che il rumore prodotto dal People Mover “è un problema oggettivo”.
Il consigliere conclude affermando che “gli ultimi dati relativi al monitoraggio resi disponibili risalgono a dicembre 2020, periodo nel quale il trasporto aereo e, di conseguenza, quello relativo al transito delle navette era molto limitato” a causa del lockdown dovuto alla pandemia.
(Gianfranco Salvatori)