Governo locale e legalità

ER Coraggiosa e Pd: risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri

“Secondo il rapporto del Garante per i detenuti della Regione Emilia-Romagna, nella nostra regione si contano, sempre a fine giugno, 3.250 presenze di detenuti in residenza carceraria su 2.996 posti disponibili, dati confermati dal Rapporto di Antigone 2021 sulle condizioni di detenzione”

La Regione si faccia portavoce in la Conferenza Stato-Regioni della situazione delle carceri in Emilia-Romagna e sostenga il superamento di modelli di gestione eccessivamente centralizzati, promuovendo un maggiore coordinamento con le Regioni anche per le dotazioni penitenziarie.

A chiederlo, in una risoluzione, sono ER Coraggiosa e Partito Democratico,che ricordano come “alla fine di luglio 2021 la ministra della Giustizia, in un intervento alla Camera, ha annunciato nuovi investimenti di edilizia carceraria nell’ambito dei fondi complementari al Pnrr, prevedendo la realizzazione di otto nuovi padiglioni, uno dei quali a Ferrara. Gli altri istituti interessati sono quelli di Santa Maria Capua Vetere, Rovigo, Vigevano, Viterbo, Civitavecchia, Perugia e Reggio Calabria”.

La risoluzione traccia un quadro dettagliato della situazione nelle carceri dell’Emilia-Romagna e impegna la Giunta “a chiedere al Ministero di Grazia e Giustizia una valutazione di impatto sulla città di Ferrara circa l’insediamento di un eventuale nuovo padiglione e i dettagli sulla realizzazione nonché a promuovere la richiesta di sostegno avanzata dalle carceri emiliano-romagnole per la manutenzione straordinaria dei plessi e la conclusione di cantieri già in essere come il caso di Forlì”.

Inoltre, si chiede all’amministrazione regionale di “ribadire il principio di territorialità per tutti gli istituti di pena, compresi quelli minorili, come fattore necessario per il reinserimento delle persone all’interno della società e a intensificare il sostegno, anche economico, di percorsi di esecuzione penale esterna, ove ne sussistano le condizioni di territorialità e percorso carcerario”.

(Luca Molinari)

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