Fare chiarezza in merito alle ricadute sull’attività venatoria di una recente ordinanza del comune di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena.
A chiederlo è la Lega con un’interrogazione a firma dei consiglieri Stefano Bargi (primo firmatario), Simone Pelloni eMassimiliano Pompignoli.
“C’è la necessità di meglio comprendere come l’ordinanza del sindaco del Comune di Castelfranco Emilia interferirà con gli obiettivi del Piano faunistico venatorio regionale 2018-2023 e se all’interno del territorio regionale sussistano eventuali altre situazioni analoghe in cui risultano essere stati imposti vincoli differenti rispetto a quelli già stabiliti dalle normative regionali e nazionali in materia venatoria”, spiegano i leghisti, che ricordano come “la recente ordinanza ‘urgente’ del Comune di Castelfranco Emilia che vieta l’esercizio venatorio rende di fatto non più praticabile ogni forma di caccia nel comune, compreso il prelievo selettivo degli ungulati”.
Da qui l’atto ispettivo della lega per sapere dalla Giunta “se provvedimenti simili a quello del Comune di Castelfranco Emilia siano stati applicati anche da altri Comuni dell’Emilia Romagna e se l’ordinanza sindacale del Comune di Castelfranco Emilia sia legittima”.
Il Carroccio, inoltre, vuole sapere dall’amministrazione regionale “se non ritenga, e in quale misura, che tale provvedimento vada a interferire con gli obiettivi del Piano Faunistico Venatorio della Regione Emilia Romagna nonché con gli
equilibri di rapporto territoriale ivi pianificati e se l’ordinanza in questione ed eventuali altri deroghe limitino effettivamente il territorio a disposizione dei cacciatori per l’esercizio dell’attività venatoria”.
(Luca Molinari)