E’ stata presentata in commissione Statuto, presieduta da Silvia Piccinini, la clausola valutativa triennale sull’andamento della legge sulla partecipazione all’elaborazione delle politiche pubbliche.
La legge impegna la Giunta a predisporre la relazione ogni 3 anni e in commissione è stata esposta, dall’assessore al Bilancio, Paolo Calvano, la situazione nel triennio 2018-2020. La relazione contiene l’analisi quantitativa e qualitativa dei processi di partecipazione, la valutazione delle domande per l’ammissione ai contributi dei progetti presentati e le premialità nonché la disamina degli strumenti digitali nella diffusione dei processi di partecipazione e delle buone prassi.
Calvano, sul piano metodologico, ha spiegato che la clausola valutativa ha posto l’attenzione sulle opinioni delle comunità destinatarie. E la stessa partecipazione è stata utilizzata anche per la clausola valutativa, rivolgendosi a tutti gli attori della partecipazione regionale. Inoltre, è stata presentata anche un’indagine demoscopica. In totale, il gruppo di lavoro che ha coinvolto l’Assemblea e la Giunta ha inoltrato quattro questionari d’indagine e l’indagine demoscopica.
La clausola valutativa ha considerato la partecipazione, la valutazione delle domande per i contributi dei progetti, le attività di formazione – che la Giunta ritiene molto importanti – e le tecnologie digitali usate. Nel triennio sono stati presentati 201 progetti, 195 dei quali sono stati certificati, 113 certificati e finanziati e 83 certificati ma non finanziati. L’investimento totale è stato di 530mila euro, con un finanziamento di 15mila euro a progetto. Si è investito molto sulla formazione, ha detto l’assessore, che è stata co-progettata con le comunità impegnate nelle pratiche partecipative della Regione (con un costo di 100euro a persona). La valutazione è stata positiva per 9 partecipanti su 10 e l’investimento finale è stato di 80mila euro. Importante è stato l’uso delle tecnologie digitali, “una sfida legata anche all’agenda ’20-’30. Con la transizione digitale, è accaduto in due anni ciò che sarebbe successo in ’10”.
Fra i dati forniti, spicca che il 71% dei cittadini conosce le pratiche partecipative e che il 74% è pronto a prendere parte a percorsi partecipativi. Positivo il risultato finale, con l’82% dei partecipanti che ha dato un giudizio positivo sull’amministrazione, mentre l’88% degli amministratori locali ha definito la partecipazione un percorso utile per rafforzare il coinvolgimento cittadini.
Secondo Maura Catellani (Lega) “i 201 progetti presentati e i 113 finanziati, cioè il 53%, mostra sì un numero alto ma contenuto se si considera che la partecipazione è uno dei capisaldi della Giunta”. Catellani, poi, ha sottolineato come “si danno più soldi a meno enti. O si aumenta la quota finanziata per più enti o si abbassa la quota di compartecipazione per avere più enti. Dai risultati emerge che, forse, si dovrebbe dare più attenzione alla fase di progettazione. Ambiente, urbanistica e territorio sono i settori più frequenti nei progetti, ma non è facile verificare la loro attuazione”.
“Relazione positiva” per Palma Costi (Partito democratico), secondo cui “è stato importante collegare la clausola valutativa al programma 2021. Il bilancio finale dimostra l’importanza della partecipazione e la disponibilità della Giunta a fare le correzioni necessarie”.
(Gianfranco Salvatori)