La Giunta ha presentato oggi alle commissioni Territorio, Ambiente e Mobilità, presieduta da Stefano Caliandro, e Politiche Economiche, presieduta da Manuela Rontini, la proposta di istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) per la nostra regione, individuata intorno all’hub portuale di Ravenna, insieme al correlato Piano di Sviluppo Strategico. Concretamente, quindi, si tratta di creare, all’interno del perimetro delineato, un’azione di semplificazione amministrativa, incentivazioni di carattere fiscale, doganale e finanziario che vadano a promuovere lo sviluppo del sistema produttivo e logistico territoriale per le imprese in essa insediate e per attrarre l’insediamento di nuove realtà e nuovi investimenti.
Per l’Assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio Andrea Corsini, che oggi ha proceduto all’illustrazione, “il Piano, oltre a rispondere ai criteri di definizione e sviluppo della ZLS normativamente previsti fin dal 2017, ha visto partire l’analisi preliminare nel 2019 che ora si sostanzia nella proposta di ZLS e del relativo Piano Strategico di sviluppo e si inserisce all’interno delle strategie di sviluppo territoriale promosse dalla Giunta regionale in ambito di promozione, innovazione, internazionalizzazione, sostenibilità e tutela dell’ambiente che sono anche i pilastri su cui poggia anche il nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima”.
La Zona Logistica Semplificata dell’Emilia-Romagna si sviluppa intorno all’Hub portuale di Ravenna e ciò in considerazione sia del suo ruolo strategico quale snodo intermodale fondamentale per lo sviluppo del sistema produttivo nazionale e regionale sia quale primo punto di approdo per le merci di importazione in regione. La ZLS, quindi, è un sistema eterogeneo complesso, composto da porzioni di territorio regionale, dalle imprese che vi operano e dalle infrastrutture che le collegano al porto ravennate.
“La politica ZLS-ER, spiega ancora Corsini, è espressione della necessità di una visione integrata per il trasporto e la logistica delle merci: una strategia di sviluppo in cui gli attori pubblici sono chiamati a coordinare interventi di politica industriale, di urbanistica e di uso del territorio con le politiche dei trasporti”.
La ZLS regionale, che si estenderà su una superficie di quasi 5mila ettari, ha individuato le varie zone sulla base di criteri funzionali, economici e urbanistici di stretta connessione con il porto industriale di Ravenna e ricomprende 25 zone logistiche. Da un punto di vista squisitamente geografico, si va dalle aree immediatamente prospicenti il porto ravennate, al territorio tra Bagnacavallo, Lugo, Conselice e Faenza. Sempre in Romagna, da segnalare Forlì, Forlimpopoli, Cesena, Rimini e Misano Adriatico. Numerose le zone di rilievo anche nel ferrarese – Argenta, Bondeno, Codigoro, Ferrara e Ostellato – mentre la zona emiliana è coperta dalle aree di Imola, Modena, Mirandola, Concordia sul Secchia e dalle due zone reggiane di Reggiolo e Guastalla. In aggiunta a queste aree, vanno poi segnalate le zone di grande importanza strutturale quali l’Interporto di Bologna, lo scalo ferroviario di Bondeno, gli scali merci di Marzaglia, Dinazzano e Rubiera a cui si aggiungono lo scalo merci di Guastalla, l’interporto di Parma e l’hub ferroviario di Piacenza. In totale, l’estensione della ZLS è costituita per il 60% da nodi internodali e aree logistiche, mentre per il restante 40% si tratta di aree produttive.
“Sulle categorie produttive enucleate -specifica ancora l’Assessore alle infrastrutture, sono state scelte 8 categorie (agroalimentare, tessile/abbigliamento, legno e mobili, ceramica, chimica, farmaceutica, biomedicale e meccanica) che rappresentano il 10% delle imprese regionali e il 25% di occupati totali, ma soprattutto che interessano il 93% dell’import e il 96% dell’export regionale”.
Di particolare rilievo, infine, gli incentivi che la ZLS determinerà, anche se, specifica ancora l’assessore Corsini, “il dettaglio degli interventi verrà definito in un secondo momento”. Già definiti e previsti, invece, sono sia gli incentivi statali sia una strategia complessiva delle agevolazioni regionali oltre ad un nutrito pacchetto di semplificazioni amministrative. “Ad oggi, conclude l’Assessore regionale nella sua esposizione, la punta di diamante della ZLS è costituita dalla zona franca interclusa, che comporterà esenzione di IVA e dazi per l’importazione di merci da zone extra UE”. Oltre a questo provvedimento, vi saranno poi specifici interventi sul “ferro bonus” per accelerare la transizione verso il trasporto ferroviario, oltre a premialità specifiche per accesso ai fondi Por-Fesr 2021-2027, riduzioni significative degli oneri per IMU, oneri ambientali, TARI, contributi costruttivi e interventi particolari nel prossimo programma triennale per le attività produttive.
(Luca Boccaletti)



