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Paruolo (Pd): “Chiarire procedure per incentivi ordinari e per Superbonus 110%”

Interrogazione alla Giunta per evitare la duplicazione di documenti e fare luce su quanto richiesto dalla disciplina statale sulle pratiche edilizie

Fare chiarezza sulla documentazione edilizia da presentare, in caso di intervento misto, per accedere alle detrazioni ordinarie e a quelle del Superbonus 110%.

La richiesta è contenuta in un’interrogazione di Giuseppe Paruolo (Partito democratico), sottoscritta anche dai colleghi del gruppo Pd Roberta Mori, Andrea Costa, Matteo Daffadà, Marcella Zappaterra, Nadia Rossi, Manuela Rontini, Palma Costi, Marilena Pillati, Katia Tarasconi e Massimo Bulbi.

Secondo il consigliere Pd, “appare del tutto ragionevole che in caso di intervento misto il titolo edilizio non semplificato contenga tutta la documentazione e i calcoli e che nella CILA-S relativa ai lavori incentivati dal Superbonus 110% tali documenti vengano semplicemente richiamati, eliminando così il rischio di dover suddividere in modo artificioso sia la documentazione, sia i calcoli, sia la duplicazione degli elaborati”.

Paruolo chiede chiarimenti sull’interpretazione della disciplina statale, che prevede, in caso di un intervento misto, la presentazione di una serie di documenti: pratica ordinaria per interventi che non beneficiano del superbonus, il modulo Cila-S nel quale potranno essere solo richiamate tutte le attestazioni, le autorizzazioni e le documentazioni da accludere alla prima (per esempio, le eventuali autorizzazioni sismiche o paesaggistiche, i calcoli sull’efficientamento energetico, etc.).

Nell’atto ispettivo, si invita la Regione a spiegare “se sia confermato che la CILA-S vada a configurarsi, in caso di intervento misto, come una sorta di ‘appendice’ del titolo ordinario più complesso, utile e opportuna per il buon esito della pratica sotto il profilo fiscale, senza però la necessità di dover duplicare o frammentare documenti che vengono allegati al titolo ordinario e che nella CILA-S vengono semplicemente richiamati”.

Inoltre, continua Paruolo, “visto che, a differenza della CILA ordinaria, in cui è sempre obbligatorio allegare gli elaborati grafici dello stato di fatto e progetto, nella CILA-S per il Superbonus l’elaborato progettuale consiste in una mera descrizione sintetica dell’intervento da realizzare, senza planimetria dello stato dei luoghi, si chiede di prevedere la possibilità di richiamare, nel caso di intervento misto, la documentazione allegata al titolo ordinario depositato in precedenza accompagnata a chiarimenti e regole sulla ‘contestualità’ (precisando cosa si intende per “in allegato” e “contestuale” ai punti d.3 e c.2 del modulo CILA-S) e la relazione fra i due titoli; inoltre, si chiede che tali chiarimenti vengano forniti, quando e in quali forme”.

Infine, l’interrogazione vuole sapere “se sia confermato che dopo il 5 agosto non è necessario ripresentare pratiche edilizie depositate prima dell’approvazione della modulistica unificata statale, in accordo con i vari enti coinvolti nelle pratiche in questione (Agenzia delle Entrate, banche ed altri enti di verifica), ovvero di indicare percorsi alternativi che tutelino i proponenti, per esempio dando la possibilità di integrare la pratica già presentata con una CILA-S che la richiami”.

(Gianfranco Salvatori)

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