“Abbiamo bisogno di far fronte a uno scenario che riguarda tutto il Paese: una crescita economica come quella di questi mesi comporta anche un problema di sicurezza sui posti di lavoro. Per questo convocheremo i sottoscrittori del Patto per il lavoro e il clima al fine di calibrare le iniziative e “registrare i morsetti”. Non è solo un problema di formazione, che in questa regione è di alta qualità, ma, come nel caso dell’Interporto di Bologna, bisogna anche sapere bene quali sono le aziende che operano e come agiscono. Dobbiamo riappropriarci della gestione dei contratti di lavoro e dobbiamo discutere di come gestire i lavoratori migranti, di cui abbiamo sempre più bisogno”. Così l’assessore Vincenzo Colla ha risposto ai temi posti dal consigliere Michele Facci (Lega) in un question time sottoscritto anche dal consigliere Matteo Rancan (Lega) circa le attività di controllo che la Regione effettua in ordine alla qualità della formazione professionale per l’avviamento al lavoro.
“Nella nostra Regione si stanno verificando troppe morti sul lavoro, penso all’operaio morto a Soliera e a quello morto all’Interporto di Bologna. Tutto questo dimostra l’insufficienza della formazione e della sicurezza sul lavoro: i soggetti responsabili di garantire la sicurezza sul lavoro sono diversi e ampi, ma la Regione investe moltissimo in questo settore quindi ha il dovere di dare risposte”, spiega Michele Facci, che, alla luce della risposta dell’esponente della Giunta, si è detto insoddisfatto, perché “l’assessore Colla è stato elusivo: avevamo chiesto quali controlli la Regione effettua sulla formazione, ma l’assessore non ci ha fornito alcuna risposta. I morti sul lavoro confermano che la formazione non è sufficiente e vogliamo sapere quali sono i controlli che la Regione effettua sugli enti accreditati”.
(Luca Molinari)