COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Taglio di legna per autoconsumo, ok a risoluzione Lega

Delmonte: “Evitare il commercio da parte chi non dichiara il taglio di alberi su superfici superiori ai 1.500 metri quadrati”. Votato un emendamento Pd per monitorare il territorio e l’incidenza dei tagli non autorizzati

E’ stata approvata all’unanimità la risoluzione della Lega che impegna la Giunta a limitare il taglio di legna in autoconsumo – che poi invece viene venduto – e prevenire pratiche scorrette verso le imprese che rispettano le regole.

La risoluzione a prima firma Gabriele Delmonte (Lega) chiedeva alla Giunta “di limitare la commercializzazione di legna prodotta da tagli in autoconsumo (e quindi non soggetta a comunicazione), sollecitando maggiori controlli, oppure di modificare direttamente il regolamento forestale regionale”. Sulla risoluzione sono stati presentati due emendamenti, sottoscritti dallo stesso Delmonte e da Stefano Caliandro (Partito democratico).

Il consigliere ha scritto di aver ricevuto numerose segnalazioni relative a “casi di tagli abusivi da parte di chi li effettua per ‘autoconsumo’, sforando ampiamente il limite dei 1.500 metri quadrati previsti dal regolamento” e anche di “vendita di questo legname”. L’esponente del Carroccio ha ricordato che il regolamento regionale 3 del 2018 disciplina la gestione dei boschi ed “esenta da autorizzazione e comunicazione il taglio di legna per uso non commerciale su una superficie massima di 1.500 metri quadrati”. Se l’utilizzo è a fini commerciali, invece, occorre indicare il “numero dei lotti, la dichiarazione dei quintali prodotti e il numero di iscrizione al registro delle imprese forestali” e queste ultime devono esporre il cartello di “cantiere”. Ma in realtà, non comunicando la quantità inferiore ai 1.500, ne tagliano di più e vendono la legna. A questo si aggiunge la scarsità dei controlli. Una situazione che, secondo Delmonte, crea “svantaggio e danno economico alle imprese forestali che operano correttamente, soggette a regolare, tassazione e controlli”.

L’emendamento del dem Caliandro ha previsto un monitoraggio del territorio e dell’incidenza di tagli non soggetti ad autorizzazione. “La tutela degli alberi è una discussione necessaria” ha scandito il consigliere, sottolineando l’impegno della Regione per la salvaguardia e lo sviluppo delle essenze arboree.

Secondo Silvia Zamboni (Europa Verde) “bene ha fatto Caliandro a ricordare la piantumazione di 4,5 milioni di alberi in regione da parte della Giunta. Sul commercio del legname c’è un problema più grande, cioè la pulizia degli argini dei fiumi. Una pratica che vede il taglio a raso degli alberi, indebolendo così le sponde. Occorre arrivare a una gestione non soggetta a interessi commerciali, perché spesso sono proprio i privati a segnalare ai Comuni gli alberi da abbattere”.

(Gianfranco Salvatori)

Ambiente e territorio