La Regione Emilia-Romagna dovrebbe spiegare “come intende intervenire per far fronte all’invasione della specie aliena invasiva Heteroptera pentatomidae”, insetto comunemente chiamato ‘cimice diabolica’. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, sono Marco Pettazzoni, primo firmatario, e Stefano Bargi (Ln)
I consiglieri vogliono inoltre sapere dalla Giunta “se siano stati studiati e previsti interventi alternativi e non lesivi dell’ecosistema per combattere i danni provocati dalla cimice” e “se sia stata predisposta una profilassi atta a prevenire l’attecchimento delle specie aliene invasive”.
“La ‘cimice diabolica’- si legge nel testo dell’atto ispettivo- è un insetto dell’Asia orientale che, oltre a invadere le abitazioni, minaccia di diventare una vera calamità per l’agricoltura italiana. L’uso massiccio di insetticidi per contrastare la cimice, sottolineano i consiglieri, “oltre a non essere risolutivo ha provocato gravi alterazioni degli ecosistemi, con conseguenze nefaste sugli impollinatori e gli antagonisti naturali di altri fitofagi, mandando in fumo decenni di difesa integrata”.
Nell’estate 2015, evidenziano Pettazzoni e Bargi, “complice il clima caldo umido, si è assistito a una vera e propria invasione dell’insetto, tanto che in diverse aziende del modenese si sono registrate perdite di raccolto fino all’80%”. Dalle osservazioni ottenute grazie a Citizen science, concludono, “è emerso che dal 2015 la cimice sarebbe in forte crescita nel territorio emiliano, sconfinando anche in Romagna e nella bassa mantovana, e si starebbe inoltre rapidamente espandendo in Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)