Ha avuto il parere favorevole della maggioranza il progetto di legge della Giunta sulla “Seconda variazione al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”. Il testo composto di due articoli prevede lo stanziamento di altri 9 milioni – provenienti dalla restituzione di un anticipo su fondi all’agricoltura per le calamità – al Fondo regionale per la non autosufficienza (passa da 82 a 89 milioni, cifra che diventerà strutturale), la restituzione di 50 milioni anticipati dalla Regione all’azienda ospedaliera di Parma durante la pandemia nel 2020 (per l’acquisto di dispositivi di protezione), 150mila euro per supportare la popolazione afghana in seguito alla crisi che ha investito quel Paese e 50mila euro per il completamento del contratto di servizi per trasporto pubblico.
Il voto è avvenuto in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta dalla vice presidente Francesca Maletti. Il provvedimento, già illustrato in modo dettagliato in commissione Bilancio, è stato riassunto dal consigliere Luca Sabattini (Partito democratico). In commissione è intervenuto anche l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano. Sabattini ha affermato che è una variazione straordinaria, che deve avvenire attraverso una legge: “Oggi registriamo risorse che non potevano essere inserite nell’assestamento di Bilancio”.
Simone Pelloni (Lega) ha chiesto se i 9 milioni per il Fondo della non autosufficienza sono un incremento, rispetto ai 5 milioni del 2021, e se saranno confermati anche in futuro: “Occorre evitare che vadano a finire nell’avanzo. Serve, poi, arrivare presto alla ripartizione del Fondo alle Ausl”. Pelloni ha poi valutato in modo negativo i 150mila euro per i profughi afghani perché se è un gesto di solidarietà andrebbero considerate altre realtà.
L’assessore Calvano ha rimarcato come “il Fondo per la non autosufficienza sia finanziato con risorse proprie della Regione, forse l’unica a farlo nel paese perché in genere si usano i soldi del Fondo sanitario nazionale e di quello nazionale per la non autosufficienza. Gli 89 milioni di fondo libero sono una cifra costante e tende a crescere. In questa legislatura, si è passati da 82 a 89. Puntiamo a confermare almeno 89 milioni ogni anno”.
Sulla ripartizione, la vicepresidente Maletti ha ricordato che “il riparto delle risorse finanziarie viene fatto a novembre, ma i 38 distretti socio sanitari della regione sono a conoscenza dell’ammontare delle risorse già da inizio anno. Dunque, si tratta di servizi già accreditati”.
(Gianfranco Salvatori)