Approvata dall’Assemblea legislativa, con voto unanime, risoluzione della maggioranza per chiedere alla Giunta di “agire nelle sedi opportune affinché siano disponibili indicazioni precise in merito all’applicazione snella e chiara dei regolamenti europei in termini di scelta dei prodotti e di documentazione aziendale”, al fine di “agevolare i produttori e i soggetti controllori a un’effettiva applicazione e diffusione dell’IFQ ‘Prodotto di Montagna’”.
Il Regolamento (UE) 1151/2012 del Parlamento e del Consiglio europei, si ricorda nel documento, “ha istituito l’indicazione ‘Prodotto di Montagna’ come indicazione facoltativa di qualità per prodotti agricoli e agroalimentari”, prevedendo come condizione che “le materie prime e gli alimenti per gli animali provengano essenzialmente da zone di montagna” e che, nel caso di prodotti trasformati, “anche la trasformazione abbia luogo essenzialmente in luoghi di montagna”.
Nella risoluzione si chiede inoltre di “valorizzare le caratteristiche e le dotazioni della filiera agroalimentare di montagna emiliano-romagnola interessata dall’applicazione dell’IFQ ‘Prodotto di montagna’”, questo per consentire che “il valore aggiunto derivante dal prodotto di montagna venga redistribuito all’interno della filiera agroalimentare della zona montana” e per “contribuire alla definizione di restrizioni al perimetro di 30 chilometri fuori dalla zona di montagna relativamente agli impianti di trasformazione lattiero-casearia coerenti con la sostenibilità economica dei cicli di fornitura e la qualità delle produzioni”.
I consiglieri di maggioranza, infine, chiedono di “valorizzare il ruolo dell’agricoltura e dei prodotti agroalimentari di qualità come perno di sviluppo sostenibile e inclusivo delle zone montane nell’ambito della prossima ‘Conferenza sul futuro della montagna’”.
(cr)