Fare chiarezza sui motivi del malfunzionamento del People Mover di Bologna.
A chiederlo è la Lega con un’interrogazione di Michele Facci (primo firmatario) e Daniele Marchetti in cui si ripercorre tutta la vicenda della monorotaia felsinea.
“Dopo un virtuale taglio del nastro in data 18 novembre 2020, e una serie di rinvii e ritardi, il People Mover entrava ufficialmente in funzione, seppure con traffico limitato e capienza ridotta a causa dell’emergenza sanitaria. Seguivano poi -si legge nell’interrogazione del Carroccio- diversi fermi tecnici per verificare il corretto funzionamento del mezzo, gli ultimi dei quali avvenuti nello scorso mese di ottobre, che hanno costretto all’utilizzo di bus sostitutivi. Nei giorni scorsi, alla monorotaia di collegamento tra Stazione e Aeroporto è stato imposto un ulteriore fermo, senza previsione certa dei tempi di ripristino, con inevitabili ulteriori disagi per i passeggeri”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “quali siano state le ragioni tecniche che hanno causato e stanno tuttora causando il blocco della circolazione del People Mover di Bologna e per quali motivi tali criticità non siano state evidenziate o comunque previste nei vari collaudi tecnici effettuati prima della messa in funzione della monorotaia, anche con riferimento alle attività di analisi di affidabilità, disponibilità e manutenibilità del sistema ‘People Mover’ svolte dalla società competenti”.
Facci e Marchetti, inoltre, vogliono sapere dalla Regione “quali iniziative intenda assumere a tutela dell’investimento pubblico effettuato (27 milioni), anche in ordine all’obbligo di garantire il rispetto del precetto costituzionale del ‘buon andamento’ dell’azione amministrativa, come previsto dall’articolo della Costituzione”.
(Luca Molinari)