“La Regione deve contrastare il bracconaggio e tutelare la nostra fauna: non è possibile catturare uccelli o altri animali da usare come richiami vivi, cacciare in modo sbagliato o dove è vietato. Inoltre, pare che alcuni bracconieri si difendano in modo violento”. Silvia Zamboni (Europa Verde) interroga la Giunta sul fenomeno della caccia di frodo in Emilia-Romagna, in particolare lungo la costa adriatica nelle province di Ravenna e Ferrara.
Ai temi posti dalla consigliera ecologista risponde in commissione Economia, presieduta da Manuela Rontini, l’assessore Alessio Mammi: “Condividiamo le preoccupazioni per il bracconaggio: un monitoraggio completo è molto complesso, ma stiamo interessando le Prefetture per avere un quadro completo delle attività. Sottoporremo alle Prefetture di avere tutti i dati in maniera regolare. Nei prossimi giorni incontrerò il Comandante provinciale della Forestale e gli chiederò di avere i dati su quanto fatto nel 2021. La Regione, proprio perché conscia di questi problemi, ha stipulato una convenzione con le Province per i controlli della Polizia provinciale e il recupero delle carcasse di selvatici abbattuti”. Mammi ha anche spiegato che i richiami vivi sono previsti dalla legge nazionale.
Silvia Zamboni, alla luce delle parole di Mammi, si è detta soddisfatta: “Ho sentito dalle parole dell’assessore un vero interessamento”.
(Luca Molinari)