COMUNICATO
Assemblea

TERREMOTO. IN ASSEMBLEA LA PERSONALE DEL PITTORE MARCELLO VANDELLI

Inaugurata da Saliera e Rainieri. La mostra “Strati di esistenza” visibile fino al 2 luglio

Il pensiero alle vittime del terremoto e poi a quelle giornate “lunghe e frenetiche, ma piene di grandissima umanità” passate accanto ai sindaci e agli amministratori dei comuni colpiti. Lì dove si cominciò da subito a lavorare alla ricostruzione- nelle baracche, senza più uffici e scrivanie- “con l’ansia di poter riprendere una vita normale”.

A quattro anni dalle scosse che causarono 28 morti e 350 feriti la presidente Simonetta Saliera ha ricordato oggi in Assemblea legislativa il terremoto che colpì l’Emilia-Romagna nel maggio del 2012. L’occasione è stata la mostra “Strati di esistenza” del pittore modenese Marcello Vandelli, inaugurata oggi dalla stessa presidente nella sede assembleare di viale Aldo Moro, a Bologna. La mostra resterà esposta fino al 2 luglio. “Non vogliamo dimenticare che c’è chi ci ha lasciato la vita- ha detto la presidente- e forse ci ha dato la forza di proseguire e ricostruire con il cuore, l’intelligenza e la passione delle nostre terre”.

“L’arte può esprimere meglio di molte parole la sofferenza e l’impegno delle persone- ha aggiunto Saliera-. Per questo abbiamo accolto la proposta del Comune di Mirandola di ricordare il quarto anniversario del terremoto con la mostra di Vandelli. Le sue opere raccontano di una popolazione colpita che non si è piegata e ha saputo ripartire senza cedere”.

Il vicepresidente dell’Assemblea legislativa Fabio Rainieri andò a titolo personale per un primo intervento con alcuni amici a portare aiuti, raccolti in aziende private del parmense. Ha parlato di ricostruzione per alcuni aspetti miracolosa, specie se confrontata con la situazione de L’Aquila.

Roberto Ganzerli, assessore alla ricostruzione di Mirandola, il Comune con il primato dei danni subiti, ha sottolineato il messaggio di speranza delle opere di Vandelli. In alcune c’è l’àncora (come elemento di salvezza) che si eleva verso l’alto; in altre c’è la scelta di far rivivere nell’arte oggetti che hanno finito la loro funzione primaria. Un richiamo- ha suggerito Ganzerli- alla ricostruzione e alla sfida culturale della rinascita dei centri storici che “sta nel non accontentarsi di rifare quello che c’era prima, ma di costruire meglio e con tratto innovativo”.

Isabella Scandaletti

 

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