Una “importante opportunità per apportare migliorie alle norme regionali, ad esempio in tema di sistema di alternanza scuola-lavoro e apprendistato” secondo una parte, un “treno legislativo su cui stivare di tutto: dimenticanze, correttivi, interpretazioni autentiche di leggi, nuove norme” per l’altra. Questa diversità di giudizio tra maggioranza e opposizione fotografa il dibattito e il voto finale sulla legge comunitaria regionale 2016 e sull’allegato che elimina 54 leggi regionali ormai superate. Hanno votato a favore dei due provvedimenti legislativi i gruppi Pd, Sel e AltraEr, mentre hanno espresso voto contrario i gruppi M5s – i 5 stelle si sono però astenuti sul collegato – Ln, Fi e Fdi-An.
Sono stati presentati 60 emendamenti, 28 da Fdi-An, 28 più un subemendamento dal M5s, 4 dal Pd. Respinti gli emendamenti dei due gruppi di opposizione, quasi tutti soppressivi di articoli o commi, approvati quelli dei consiglieri “dem”, il più importante dei quali interviene “per rendere immediatamente applicativa la norma sull’apprendistato dei minorenni per lo svolgimento di attività stagionali”. Fra gli emendamenti respinti, quello più significativo di Fdi-An, in materia di espropri per pubblica utilità, mirava “a limitare a un periodo massimo di ulteriori cinque anni la proroga di un vincolo decaduto e già reiterato”. Quello più rilevante dei 5stelle, invece, così come un ordine del giorno collegato, era finalizzato, in materia di sistema di alternanza scuola-lavoro e apprendistato, “a limitare l’abuso dei voucher (buoni lavoro), troppo spesso utilizzati per occultare lavoro nero, evasione fiscale e contributiva, caporalato”.
(Luca Govoni)