COMUNICATO
Assemblea

REGIONE. LEGA NORD: “GIUNTA SI ATTIVI PERCHÈ SIANO RIVISTI I RAPPORTI CON LA FEDERAZIONE RUSSA”

Nella risoluzione si ricorda che le “sanzioni economiche nei confronti della Russia sarebbero costate all’Italia almeno 3,6 miliardi di euro di export”

La Giunta regionale si attivi in tutte le sedi istituzionali italiane e europee perché siano rivisti i rapporti tra l’Unione europea e la Federazione russa, “evidenziando i danni irreversibili provocati alla nostra economia dalle loro scelte scellerate e irresponsabili, anche alla luce della sicurezza internazionale”.

Lo chiede una risoluzione del gruppo della Lega nord, dove si invita anche il Governo a “condannare la politica internazionale della Ue nei confronti della Crimea, fortemente discriminante e ingiusta sotto il profilo dei principi del diritto internazionale, chiedendo di riconoscere la volontà espressa dal parlamento della Crimea e dal popolo mediante un referendum”, a “chiedere l’immediato ritiro delle inutili sanzioni alla Russia” e a “esprimere forte preoccupazione per le recenti dichiarazioni del capo della diplomazia della Unione europea, Federica Mogherini, sulla Crimea, puntando al contrario sulla ripresa del dialogo con la Federazione russa e sulla mitigazione della conflittualità, anche per rafforzare la sicurezza internazionale nella lotta al terrorismo”.

Nel testo si ricorda che il 16 marzo 2014 il popolo della Crimea, attraverso un referendum, ha manifestato la volontà a costituirsi in uno Stato indipendente. Questa decisione è stata preceduta, il 4 marzo 2014, dalla richiesta del parlamento della Crimea, approvata con 78 voti su 81, che la Repubblica, qualora fosse divenuta indipendente, potesse entrare a far parte della Federazione russa. Questa decisione non sarebbe stata riconosciuta dagli Usa e dalla Ue che hanno considerato la votazione ‘illegale’”.                                            

“La UE e lo Stato italiano- si legge ancora- hanno rifiutato il riconoscimento del principio di autodeterminazione contenuto nelle norme del Diritto internazionale nei confronti della popolazione della penisola di Crimea, adottando un comportamento non coerente con quello perseguito nella Dichiarazione di indipendenza del Kosovo”, usando “palesemente” due pesi e due misure, “a seconda delle convenienze geopolitiche” e “ignorando completamente la manifestazione di volontà quasi unanime sia del parlamento che del popolo della Crimea”.

“In seguito alla crisi politico-militare con l’Ucraina, a partire da marzo 2014,- prosegue il documento- la Ue ha promosso una serie di misure restrittive sia diplomatiche che economiche contro la Russia in risposta all’annessione della Crimea”. Le “sanzioni economiche sarebbero costate all’Italia almeno 3,6 miliardi di euro di export” e,- sottolineano i firmatari- “solo nel comparto agroalimentare l’embargo totale in Russia, adottato nell’agosto 2014 e rinnovato nel giugno scorso sino al 31 luglio 2016, sarebbe costato all’Italia nel 2015 240 milioni di euro”, “danneggiando le aree maggiormente produttive e dinamiche del paese come l’Emilia Romagna”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

 

 

 

                                                  

 

Assemblea