L’Emilia-Romagna è la regione in Italia, insieme alla Sardegna, con i valori medi più alti di colesterolemia, e l’esecutivo regionale dovrebbe allora chiarire “quali iniziative si intendano assumere per una più efficace diagnosi e per migliorare la presa in carico dei paziente per ridurre questo sconveniente primato”.
A chiederlo è una consigliera del M5s, in una interrogazione alla Giunta in cui propone anche di “avviare da subito un programma di ‘screening a cascata’, effettuando test del colesterolo sui parenti più stretti dei soggetti ritenuti a rischio” e di “potenziare la rete regionale della genetica medica per dare risposte in tempi brevi alle persone interessate”.
Come ricorda l’esponente M5s, “l’aumento di tale sindrome non è solo il risultato di cattive abitudini alimentari, ma spesso è anche originata da un importante incremento congenito del colesterolo Ldl fin dalla nascita”, e “in assenza di diagnosi precoce, l’ipercolesterolemia aumenta notevolmente i rischi di incidenti cardio-vascolari”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link:http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Jacopo Frenquellucci)