Disco verde dalla Commissione Economia presieduta da Manuela Rontini al progetto di legge “Riconoscimento e valorizzazione delle abitazioni e degli studi di esponenti del mondo della storia e della cultura, della politica, della scienza e della spiritualità della regione Emilia-Romagna”. Si tratta di un disegno di legge proposto dalla Giunta che vuole sostenere, anche economicamente, un ricco patrimonio culturale, storico e identitario presente nella nostra regione. Un patrimonio che andrà visto anche nell’ottica di rilancio del turismo.
Per il relatore di maggioranza Andrea Costa (Pd) è una proposta importante perché punta alla valorizzazione di luoghi molto importanti per l’Emilia-Romagna: “Bisogna impedire che vadano persi, perché si tratta di un grande patrimonio regionale che vogliamo valorizzare con risorse e con lo sviluppo di percorsi culturali per far sì che si non si abbiano isole, ma spazi legati al territorio”.
Il Servizio Patrimonio culturale, è scritto nel progetto di legge, “ha individuato a oggi circa 90 realtà che, nelle loro forme più o meno ibride, rappresentano case museo, studi e archivi di illustri: artisti, letterati, musicisti e cantanti, cineasti, inventori e scienziati, collezionisti, politici, eroi, sacerdoti e famiglie prevalentemente vissuti nel XIX e XX secolo e nei primi anni Duemila. Di queste 90, 10 non sono censibili per problemi ereditari e solo 29 sono a gestione pubblica. Le restanti realtà – qualora aperte e visitabili – sono organizzate grazie alle famiglie private che tengono viva la memoria (19), gestite da fondazioni (16), valorizzate da associazioni e realtà del Terzo settore (15)”.
(Luca Molinari)