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Taruffi (ER Coraggiosa): “Erogare la cassa integrazione ai lavoratori della Demm”

Il capogruppo denuncia un ritardo di 4 mesi da parte di INPS nell’erogazione della cassa integrazione ordinaria e auspica il rinnovo del protocollo quadro del 2020

“La Regione si attivi nei confronti di INPS per accertare i motivi del ritardo nell’erogazione della cassa integrazione ordinaria ai lavoratori della Demm, azienda del comune di Alto Reno Terme, nel bolognese, e per superare tale ritardo”.

E’ la richiesta che Igor Taruffi (ER Coraggiosa) rivolge alla Giunta regionale con un’interrogazione trattata negli odierni lavori della Commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini. Nell’interrogazione si richiama l’attenzione sulle problematiche che toccano i lavoratori e le lavoratrici della Demm, storico stabilimento metalmeccanico dell’Appennino bolognese, che, secondo la denuncia di Fiom-Cgil e Fim-Cisl, non hanno ancora ricevuto il pagamento diretto della cassa integrazione negli ultimi 4 mesi. A tal proposito, il consigliere ricorda come, a valere per il 2020, la Regione abbia sottoscritto con parti sociali e istituti di credito, un Protocollo Quadro per il sostegno al reddito delle aziende in difficoltà al fine di diminuire il disagio dei lavoratori beneficiari degli ammortizzatori sociali a causa del tempo intercorrente tra l’inizio delle sospensioni dal lavoro e l’erogazione da parte di INPS degli interventi stessi.

In fase di replica, il sottosegretario alla Presidenza di Giunta Davide Baruffi ha chiarito che “immediatamente dopo la denuncia delle organizzazioni sindacali, la Regione si è attivata sia con l’azienda sia con INPS per capire i termini del problema. La causa sembra una carenza documentale sanata all’inizio del mese di novembre, permettendo a INPS di iniziare ad erogare gli stipendi della cassa integrazione a partire dalla fine di novembre”. Per quanto riguarda il Protocollo Quadro con gli istituti di credito per il sostegno al reddito, il sottosegretario ha dichiarato come tale istituto stia perdendo importanza, “perché sono diverse le banche che non hanno rinnovato la loro disponibilità e anche perché INPS ha progressivamente diminuito i tempi di attesa per l’erogazione della cassa Covid e di quelle ordinarie”.

Igor Taruffi si è detto soddisfatto della risposta, ma ha dichiarato che “rimane assolutamente incomprensibile come un iter burocratico-amministrativo di questo tipo possa far ritardare il pagamento della cassa integrazione per un periodo così prolungato. Già la cassa integrazione rappresenta una frazione dello stipendio reale, se oltre alla decurtazione salariale si deve assistere a un ritardo di oltre 4 mesi, la situazione diventa insostenibile”.

Foto Taruffi

(Luca Boccaletti)

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