COMUNICATO
Sanità e welfare

Question time Castaldini (Fi): chiarezza su riduzione personale per contat tracing anti Covid

La consigliera ha formulato diverse proposte, che, come ha riferito l’assessore Donini (spiegando anche che per il tracciamento mancano circa 120 addetti), verranno analizzate dall’amministrazione regionale

Perché nel corso del 2021 c’è stata una riduzione della dotazione organica delle strutture regionali preposte all’attività di contact tracing, ovvero di ricerca e gestione dei contatti dei casi confermati di Covid?

A chiederlo, con una nuova interrogazione presentata all’Assemblea (question time), è Valentina Castaldini (Forza Italia), che ricorda come “sono state da più parti segnalate criticità nelle procedure di contact tracing, al punto che lo stesso assessore Raffaele Donini ha invocato l’aiuto della struttura commissariale del generale Figliuolo.

Nell’atto si spiega che “da una indagine de ‘Il Sole 24 Ore’, la Regione Emilia-Romagna è passata da 1.249 addetti al contact tracing in servizio al 5 gennaio 2021 a 669 in servizio al primo dicembre 2021: la riduzione del personale della nostra Regione è stata pari a 580 unità, ovvero un taglio pari al 46,4 per cento del totale”.

Per la capogruppo “la campanella della scuola rischia di non suonare più: la scuola deve riprendere a gennaio in sicurezza, dobbiamo assolutamente evitare la dad”. Castaldini ha quindi formulato diverse proposte per risolvere il problema (in particolare rispetto all’Ausl di Bologna): “La mia soluzione si chiama autotracciamento, già sperimentato in alcune città della regione (Modena e Reggio Emilia). Le quarantene devono poi essere indicate nel modo più veloce, anche via Whatsapp. Alla ripresa della scuola, inoltre, è necessario prevedere una giornata di tracciamento, con il coinvolgimento delle farmacie. La popolazione scolastica deve poi avere la possibilità di comunicare il referto di un tampone effettuato in una struttura privata accreditata”.

La risposta è arrivata dall’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, che ha riferito come “le proposte formulate dalla consigliera verranno tutte analizzate”. Il protocollo in vigore sul tracciamento delle scuole, ha poi spiegato, “è quello del mese di ottobre (protocollo che abbiamo chiesto di rivedere), quando l’incidenza era bassa. Oggi gli studenti in quarantena sono più di 10mila, serve quindi più personale per queste operazioni: occorrerebbero circa 120 addetti in più”.

(Cristian Casali)

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