COMUNICATO
Ambiente e territorio

Question time. Gibertoni (Misto): discarica Castel Maggiore, no a 50mila tonnellate in più di rifiuti

La risposta è arrivata dall’assessora Priolo, che ha ribadito come “tutti i criteri di legge sono stati rispettati. Parliamo di una discarica a libero mercato, per rifiuti speciali”

Con una nuova interrogazione, in questo caso a risposta immediata in Assemblea, Giulia Gibertoni (Misto) chiede all’esecutivo regionale chiarimenti in marito alla decisione di autorizzare l’apertura di un nuovo lotto per rifiuti nella discarica di Castel Maggiore, nel bolognese.

In particolare, la consigliera vuole sapere dall’esecutivo regionale “se non ritenga opportuno prevedere, nel ‘Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate 2022-2027’, azioni che dissuadano gli operatori a continuare a importare in Emilia-Romagna rifiuti speciali dal resto d’Italia, con l’obiettivo di diminuire il saldo netto positivo in entrata del 25 per cento (cioè del quantitativo equivalente a quanto autorizzato in ciascun dei tre prossimi anni all’interramento nella discarica ASA di Castel Maggiore, che a questo punto non avrebbe ragione d’essere) e a correggere immediatamente, rispetto alla delibera regionale 1497/2021, la previsione delle oltre 50mila mila tonnellate autorizzate in più rispetto a quanto richiesto (visto che il volume complessivo della richiesta del proponente era 220.770 metri cubi, corrispondenti a circa 419.463 tonnellate)”.

Con la nuova autorizzazione, ha spiegato in Assemblea la capogruppo, “si potrebbe arrivare all’enorme quantitativo di 2,5 milioni di metri cubi di rifiuti interrati in discarica”. Quindi, ha aggiunto, “con l’apertura del nuovo lotto, la collina artificiale raggiungerà circa i 32 metri di altezza, superando quella del palazzo di dieci piani alle porte di Castel Maggiore (di fronte all’entrata del Centergross), oscurando così il paesaggio agricolo circostante”.

La consigliera ha poi rilevato che “l’assessore regionale all’Ambiente, già un anno fa, aveva espresso la propria valutazione sulla discarica, che non lasciava spazio ad alcun dubbio, dicendosi favorevole all’ampliamento e anticipando, di fatto, di mesi la decisione che è stata presa solo formalmente oggi”. Questo, aggiunge, “dimostra, con ogni evidenza, se ce ne fosse stato ancora bisogno, come le procedure valutative e partecipative siano una semplice presa in giro per i cittadini”.

La risposta è arrivata dall’assessora all’Ambiente Irene Priolo, che ha ribadito come “tutti i criteri di legge sono stati rispettati. Parliamo di una discarica a libero mercato, per rifiuti speciali, e anche la procedura tecnica- ha poi rimarcato- ha dato riscontro positivo”. Ha anche riferito che “c’è anche l’ipotesi di installare un impianto fotovoltaico a completamento del lotto”.

Nella replica Gibertoni ha riferito che “la Regione non dice una parola sul fatto interrompere l’affarismo nella gestione dei rifiuti, peraltro nel territorio più inquinato d’Europa: i cittadini vanno tutelati”. Inoltre, ha concluso, “nessuna risposta dall’assessora sulle 50mila tonnellate di rifiuti in più: qui si fa un regalo ad Hera”.

(Cristian Casali)

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