La Giunta azzeri e riformuli “la valutazione ambientale del Piano Integrato Regionale dei Trasporti (PRIT 2025) adeguandola alla normativa nazionale in materia di VIncA (valutazione di incidenza, ndr) in particolare, per quanto riguarda la ZPS “Valle del Mezzano”, ma anche per gli altri 19 siti ZSC-ZPS (di cui 8 nemmeno citati) che subiranno conseguenze dalla realizzazione di tale piano”.
Lo chiede alla Giunta, con una interrogazione, la capogruppo del Misto, Giulia Gibertoni.
Al centro dell’atto ispettivo, c’è il nuovo asse a carreggiate separate con due corsie per senso di marcia, da Ravenna ad Ariano Polesine. Quando questa infrastruttura è stata prevista nel Prit 2025, il Parco del Delta del Po – Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po non era ancora un soggetto deputato alla VIncA, “mentre oggi, con la modifica introdotta dalla legge regionale 20 maggio 2021, n. 4, lo sarebbe, cosicché un importante Piano di programmazione, atteso da anni, parte già con una VIncA positiva, sostanzialmente, solo per un cavillo” afferma Gibertoni. Fra l’altro, l’Ente di gestione aveva anche dato parere negativo al Prit. La nuova legge regionale, infatti, prevede che le autorità VIncA siano gli stessi Enti gestori dei siti Natura 2000.
“La nuova arteria stradale- spiega la consigliera- si configura come una barriera che tende a definire delle isole e a limitare il sistema permeabile di corridoi ecologici fondamentali per il passaggio della fauna selvatica, quale è la Valle del Mezzano per la restante area parco”.
(Gianfranco Salvatori)