Sanità e welfare

Pd: “La Regione promuova la campagna vaccinale in ogni modo possibile”

Risoluzione, a prima firma di Gerace, anche per impedire che “le manifestazioni di dissenso si trasformino in azioni di violenza”. Solidarietà a Bonaccini, Draghi e agli operatori sanitari per le minacce rivolte loro dai no vax

Promuovere in ogni modo possibile la campagna vaccinale e “sollecitare il governo ad assumere iniziative utili a evitare che legittime manifestazioni di dissenso si trasformino in azioni di violenza inaccettabili”.

Lo chiede alla Giunta, con una risoluzione, Pasquale Gerace (Partito democratico) nel documento firmato anche dai colleghi Andrea Costa, Palma Costi, Matteo Daffadà, Marcella Zappaterra, Antonio Mumolo, Francesca Maletti e Marilena Pillati. La campagna di comunicazione, scrive Gerace, deve essere diffusa “su tutti i canali di informazione possibili”.

Il consigliere dem, dopo aver ricordato i numeri dall’inizio della pandemia di Covid, con 5 milioni di contagi e oltre 136mila morti, sottolinea i risultati raggiunti con le misure di prevenzione e con il vaccino e afferma che “l’unica misura capace di contrastare in modo efficace e determinante la diffusione dei contagi sembra essere la vaccinazione di massa”. Poi, Gerace passa a condannare il comportamento dei gruppi “no vax” che “diffondono teorie senza alcuna valenza scientifica” e che sono stati oscurati da alcuni social network.

Questi gruppi, anche nella nostra regione, hanno compiuto “atti vandalici contro centri vaccinali e in alcuni casi anche danneggiamenti di mezzi del personale sanitario adibiti all’attività medico-infermieristica domiciliare” senza contare che hanno preso di mira diverse persone, tra cui il presidente Stefano Bonaccini e il premier Mario Draghi, con minacce e atti intimidatori, condividendo sui social indirizzi e numero di telefono. Infine, il consigliere evidenzia che l’Assemblea legislativa “esprime solidarietà” a Bonaccini e Draghi, ma anche “nei confronti degli operatori della sanità, che tanto hanno dato in questi due anni per contrastare la pandemia, sia nelle strutture sanitarie sia nei luoghi della vaccinazione”.

(Gianfranco Salvatori)

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