Ambiente e territorio

Piccinini (M5s): progetto di legge per sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili

Progetto di legge per incentivare e diffondere le comunità energetiche. Previsti incentivi per l’acquisto di impianti, la formazione di specialisti e l’attivazione di un fondo con i crediti maturati dal Gestore dei servizi energetici

Dieci articoli per promuovere e sostenere la produzione e l’autoconsumo di energia rinnovabile nonché interventi per superare la povertà energetica.

E’ l’obiettivo di un progetto di legge regionale presentato da Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle). La capogruppo pentastellata sottolinea che va resa “operativa ed effettivamente fruibile la grande opportunità” costituita dai recenti strumenti normativi di cui si è dotato lo Stato italiano. Il riferimento è alla legge 28 del 2020, che introduce l’autoconsumo collettivo, cioè le Comunità energetiche rinnovabili: i consumatori finali possono associarsi per produrre energia elettrica, da fonti rinnovabili, per il loro fabbisogno arrivando a condividerla. E questo, spiega Piccinini, è uno degli obiettivi europei di sostenibilità ambientale, con la promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili recepito in Italia con il Decreto legge 199 del 2021. Fra l’altro, l’energia elettrica condivisa “beneficia di un contributo economico riconosciuto dal gestore dei servizi energetici (Gse) a seguito dell’accesso al servizio di valorizzazione e incentivazione”.

Il pdl, sottolinea la consigliera, “intende favorire la più ampia adesione ai processi di transizione ecologica, sulla base del principio di sostenibilità ambientale, economica e sociale, perseguendo la piena rinnovabilità delle fonti impiegate per il fabbisogno energetico regionale, l’autonomia energetica della comunità regionale, l’equità e la libertà nelle condizioni di accesso all’energia da parte dei cittadini, in particolare quelli in condizione di disagio economico, e delle imprese”. La capogruppo, pertanto, pone in capo alla Regione “la promozione e il sostegno alle comunità energetiche nonché l’incentivazione all’accesso a queste dei soggetti in condizione di disagio e vulnerabilità e delle piccole e medie imprese”. La norma prevede, inoltre, incentivi per l’acquisto e l’installazione degli impianti, un fondo rotativo alimentato dai crediti maturati dal Gse di chi beneficia di energia elettrica non auto-consumata, formazione di professionisti del settore, protocolli per favorire la diffusione di comunità energetiche.

(Gianfranco Salvatori)

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