“Si attui una vera qualificazione anche del nostro sistema agroalimentare regionale e ci si impegni per criteri che contemplino il reale ‘benessere animale’ senza che il tutto si trasformi in un’operazione di facciata”. Lo chiede Giulia Gibertoni (Misto) in un’interpellanza che ha aperto i lavori della sessione pomeridiana dell’Assemblea legislativa.
Gibertoni, ricordando il decreto interministeriale giacente in conferenza Stato-Regioni sul benessere animale, che istituisce il ‘Sistema di qualità nazionale benessere animale in allevamento’, denuncia il pericolo che all’interno della certificazione SQNBA possano rientrare anche prodotti provenienti da” scrofe tenute costantemente in gabbia o da suini a cui è stato praticato il taglio della coda”.
In fase di risposta l’ Assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca Alessio Mammi ha chiarito che “la zootecnia rappresenta una fetta molto importante del Prodotto Interno lordo regionale, ma ora questo comparto è chiamato a ridurre l’impatto ambientale e ad elevare il benessere animale mantenendo il livello di redditività della filiera. Compiti non semplici, che abbisognano di adeguate risorse economiche ed eguali azioni normative di accompagnamento”. Per il titolare dell’Agricoltura regionale, “l’Emilia-Romagna vuole proseguire il confronto in ogni sede per sovrintendere il cambiamento richiesto mantenendo l’eccellenza delle proprie produzioni”.
In fase di replica, Gibertoni ha affermato che “se la Regione ha queste sensibilità avanzate, allora si deve impegnare per rigettare il pessimo decreto proposto dai Ministeri che si apre in maniera assolutamente pericolosa al marketing ingannevole. Se la Regione Emilia-Romagna è così avanzata in materia, allora che insegni al Ministero come fare un Decreto realmente attento al benessere animale”.
(Luca Boccaletti)