Via libera questo pomeriggio in Assemblea legislativa all’assestamento del bilancio 2016 della Regione Emilia-Romagna e alla seconda variazione generale al bilancio di previsione triennale 2016-2018: hanno votato a favore dell’atto Pd e Sel, AltraER ha scelto di astenersi mentre si sono espressi negativamente Lega Nord, M5s, Fi e Fdi-An.
Per il 2016, la variazione ammonta a complessivi 66,8 milioni. Attraverso rimodulazioni e riduzioni di spese è stato possibile finanziare interventi in particolare per l’esecuzione di lavori d’urgenza e di somma urgenza in caso di pubblica calamità, per la difesa del suolo e della costa, per finanziare il programma di sviluppo rurale, per la promozione delle pari opportunità, nonché per il contrasto alle discriminazioni di genere. E ancora, per il recupero e restauro di immobili di particolare valore storico e culturale, per servizi e interventi di manutenzione nel settore ferroviario, per le attività e il funzionamento dell’Agenzia regionale per il lavoro, per lo sviluppo e la valorizzazione del turismo, per la qualificazione delle stazioni invernali e per la riqualificazione del sistema portuale.
Come dichiara il relatore di maggioranza Roberto Poli (Pd) “grazie ai risparmi effettuati in questi mesi, e alla correttezza con cui era stato predisposto il bilancio di previsione, oggi possiamo annunciare nuove risorse, che si sommano a quelle già stanziate in precedenza, per settori cruciali per la nostra Regione. Un risultato importate, che ci consente di dire con orgoglio che abbiamo rispettato gli impegni presi: queste risorse contribuiranno a far crescere la nostra economia, che in questi mesi sta ricevendo segnali positivi”.
Invece per Stefano Bargi (Ln), relatore di minoranza, “gli interventi proposti non sono affatto risolutivi: per esempio sui 10 milioni di euro di rimodulazione del capitolo sul dissesto idrogeologico, soprattutto, vedendo altre pieghe del bilancio che, seppure importanti, non causano vittime, come invece può fare la piena di un fiume”. Secondo il consigliere poi “è assurdo che i fondi comunitari destinati al comparto agricolo siano separati dagli altri ambiti”. Soprattutto, ricorda l’esponente della Lega, “ormai a fine luglio, attendiamo ancora le specifiche più volte chieste in commissione sul bilancio generale, che, alla luce delle nuove norme sull’armonizzazione dei conti pubblici, risulta poco trasparente”
L’assessore al Bilancio Emma Petitti ribadisce che “nessuno pensa di aver dato risposte definitive, ma alcune sono sicuramente importanti per la vita di tanti emiliano-romagnoli. Il Collegato con le modifiche normative è ridotto, non interviene dal punto di vista normativo ma semplifica, perché l’obiettivo di ogni nostro passaggio è dare risposte rapide a cittadini”.
Secondo Andrea Bertani del M5s “la Giunta non ha assolutamente fatto tutto quello che è stato promesso. Come opposizione il nostro compito è fare proposte, ma la maggioranza continua a non accoglierle, come accade ad esempio con i vitalizi”.
Tommaso Foti (Fdi-An), dopo aver ribadito di “non voler passare tutta la legislatura a parlare di vitalizi”, ha rimarcato “la chiusura completa della maggioranza ad ogni emendamento che arrivi dalle forze di opposizione: sarebbe stato importante un bilancio condiviso, per poter parlare di numeri mantenendo sempre e comunque le persone al centro”.
Igor Taruffi (Sel) parla di “misure che danno il segno del lavoro che si sta facendo: il quadro è positivo, con più interventi complessivi e meno per singoli capitoli”. Tra le criticità, avverte, “il depotenziamento delle attività di controllo dell’Assemblea in favore di varie Agenzie o Osservatori”.
Soddisfatto anche il capogruppo Pd Stefano Caliandro: “Come e dove destinare le risorse non è un mero atto burocratico, ma una scelta politica che identifica l’ordine di priorità di una buona amministrazione. I numeri di oggi dimostrano che siamo sulla strada giusta”.
In chiusura del dibattito è intervenuto anche il governatore Stefano Bonaccini, per rivendicare che “avevamo indicato alcune priorità, e in un anno e mezzo abbiamo fatto una riorganizzazione che non ha pari tra le altre Regioni di Italia”. Nello specifico, il presidente della Giunta si è concentrato su formazione, scuola e lavoro, sul reddito di solidarietà- che “è dignità, e non carità”, specifica- e infine “sulle liste di attesa, una battaglia che stiamo vincendo, anche creando posti di lavoro”.
Sono stati presentati in totale 79 emendamenti all’assestamento di bilancio, di cui 32 sono stati ritirati prima del dibattito. Tutte le proposte di modifiche provenienti dalle opposizioni (34 di Tommaso Foti, 13 a firma Bertani e Piccinini) sono state respinte, così come i tre ordini del giorno presentati rispettivamente da Piccinini, Bertani e Sassi del M5s.
È stato invece approvato un emendamento trasversale, riferito al Collegato, che va a diminuire le tariffe per il conferimento in discarica dei rifiuti.
(Jacopo Frenquellucci)