La richiesta è quella di conoscere lo stato di avanzamento, rispetto al programma originario, del piano di riqualificazione della strada statale E45 avviato nel 2016 da Anas e i tempi dei lavori previsti, più volte sollecitati da diversi enti, della sistemazione della ex strada statale 3bis Tiberina, che fungerebbe da naturale alternativa all’E45 nei casi di emergenza.
I quesiti si trovano in un’interrogazione presentata da Lia Montalti (Partito democratico) e discussa in commissione Trasporti, mobilità e ambiente, presieduta da Stefano Caliandro. La risposta è stata data dall’assessore Andrea Corsini (Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio). Il titolare delle Infrastrutture ha detto che sono in corso, o sono stati ultimati, interventi di Anas per un valore di 154 milioni tra l’ultimo trimestre del 2021 e il primo trimestre del 2022.
La consigliera aveva affermato che dal 2007 ci sono piani di riqualificazione con cantieri che aprono senza programmazione e che non ci sono ancora risorse per la Tiberina. La dem ha ricordato come da molti anni i problemi si ripercuotono sulla qualità della viabilità, sulla vita delle persone e sull’economia del territorio: “L’E45 è oggetto di cantieri, mentre la strada alternativa ex 3bis ‘Tiberina’ è interrotta da frane da oltre 22 anni e i lavori di sistemazione, sollecitati in più occasioni dalla Regione Emilia-Romagna e dai Comuni dell’Alto Savio, specialmente dopo la chiusura del viadotto Puleto sulla E45 avvenuta tre anni fa, non sono mai cominciati, perché, secondo il Consiglio superiore dei lavori pubblici, commissione tecnica presso il Ministero delle Infrastrutture, la ex 3bis Tiberina non si può classificare come arteria di rilevanza nazionale”. In inverno, con il gelo e la neve, i lavori “costringono il transito, per lunghi tratti, a una sola corsia e i rischi di blocchi della superstrada sono notevoli”. Montalti evidenzia come “il sindaco di Bagno di Romagna, Marco Baccini, e il sindaco di Pieve Santo Stefano, Claudio Marcelli, le cui comunità sono entrambe interessate dalla ex 3bis Tiberina, da diversi mesi hanno scritto e incontrato in più occasioni tecnici di Ministero, Consiglio superiore lavori pubblici, Anas, Regione, Provincia e altri enti, per sollecitare, ancora oggi senza alcun esito, l’inizio dei lavori alla strada interrotta da frane da 22 anni e la sua riclassificazione come strada di interesse nazionale”.
L’assessore Corsini ha riferito che il 29 dicembre 2021 Anas ha varato un bando per la manutenzione programmata del valore di 250 milioni all’interno del piano di riqualificazione del tratto Orte-Mestre. “E’ il primo accordo quadro ‘per itinerario’- ha precisato l’assessore- e prevede la messa in sicurezza di tratte complesse, la manutenzione, una migliore organizzazione dei lavori per ridurre l’impatto sulla viabilità. Nei tratti tra Umbria ed Emilia-Romagna si risaneranno la pavimentazione, i ponti e i viadotti nonché le barriere spartitraffico”. Sulla ridefinizione delle strade, Corsini ha affermato che “il Dpcm del 2019 ha qualificato come Statale la Provinciale 138 fino allo svincolo di Bagno di Romagna, dall’aprile 2021. La Regione chiede che diventi statale anche il tratto fino allo svincolo di Verghereto e il tratto della Provinciale 137 fino alla regione Toscana. E chiediamo di dare ad Anas la strada parallela alla Tiberina, per la gestione integrata delle due arterie in caso di lavori o temporanee chiusure al traffico”.
Ma Anas, nel 2021, ha detto ‘no’ alla Statale tra lo svincolo di Bagno di Romagna e San Sepolcro. “La Regione- ha continuato Corsini- si è detta preoccupata e ha chiesto risorse per la sicurezza dell’asse viario della strada 71, in Toscana, e della 137 in Emilia-Romagna (lavori per circa 15 milioni) al fine di offrire una viabilità valida e una sicura alternativa alla E45. Ad oggi, però, la richiesta, reiterata più volte, non ha avuto riscontri dal Ministero. Continueremo a fare pressioni, anche attraverso i parlamentari eletti in regione”.
(Gianfranco Salvatori)