Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): “Fare chiarezza su chiusura Oasi di Bianello per controllo cinghiali contro diffusione peste suina”

“L’ordinanza del sindaco di Quattro Castella (Reggio Emilia) limita il godimento dell’area naturale da parte dei cittadini. La Giunta regionale dica quali azioni di tutela si siano intraprese per limitare al massimo i danni arrecati nei confronti degli altri tipi di fauna”

La Giunta faccia chiarezza sulla chiusura, dal 7 al 28 febbraio, dell’Oasi di Bianello, nel reggiano, disposta dal sindaco di Quattro Castella per l’attività di controllo, tramite abbattimento, dei cinghiali “a causa di rischi specifici per l’incolumità dell’uomo e degli animali d’affezione”, senza, però, specificare nell’atto di quali rischi si tratti. Lo chiede Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) in un’interrogazione.

Il sindaco, afferma la capogruppo, avrebbe citato anche il decreto di Giunta, dell’11 gennaio 2022, sui provvedimenti per prevenire la diffusione della peste suina africana (Psa). L’Oasi di Bianello è un’area naturale “di elevato interesse paesaggistico e naturalistico”, è ricca di flora e fauna e di numerosi rapaci diurni e notturni. Esiste un Centro visite con sala proiezioni e diversi sentieri per le escursioni. L’ordinanza del sindaco, con il divieto ad essa collegato, “ha un impatto con un rilievo non trascurabile sul godimento, da parte dei cittadini, di un bene rilevante sia sotto il profilo ambientale sia  storico-artistico e non spiega come si sia cercato di limitare al massimo tale danno” scrive Gibertoni.

L’ordinanza, però, si legge nell’atto ispettivo, non avrebbe indicato il decreto successivo, del 24 gennaio, e la determina del 1° febbraio. “Ma, soprattutto, l’ordinanza non considera che, allo stato attuale, non è stata trovata alcuna prova nella letteratura scientifica che dimostri come la diffusione della peste suina africana possa essere contrastata attraverso l’abbattimento e la cattura dei cinghiali. Al contrario, sembra che i tentativi di ridurre drasticamente le popolazioni di cinghiali tramite la caccia possano aumentare la trasmissione della peste suina africana e facilitarne la progressiva diffusione geografica”.

Dopo aver elencato nel dettaglio il contenuto dell’ordinanza, Gibertoni chiede alla Regione “se abbia avuto conoscenza dell’azione di controllo al cinghiale svolta nel comune di Quattro Castella all’interno dell’Oasi di Bianello ZSC – Colli di Quattro Castella preventivamente all’effettuazione della stessa”. Inoltre, la consigliera vuole conoscere “quale sia il numero e la tipologia di operatori impiegati, il numero di uscite, le tecniche impiegate, il numero e le classi di età dei capi uccisi per ciascuna tecnica e se non si reputi l’ordinanza del sindaco di Quattro Castella del 5 febbraio 2022, n. 3, carente e contraddittoria sotto il profilo delle motivazioni”. La Giunta spieghi, poi, “se, nell’emanare tale ordinanza sindacale, con il divieto ad essa collegato, si sia tenuto conto dell’impatto dannoso con un rilievo non trascurabile sul godimento, da parte dei cittadini, di un bene rilevante, sia sotto il profilo ambientale che storico-artistico, e sulla necessità di limitare al massimo tale danno”. In seguito, la richiesta dell’interrogazione si accentra su “quali azioni di tutela si siano intraprese per limitare al massimo i danni arrecati nei confronti degli altri tipi di fauna presente all’interno dell’Oasi di Bianello durante l’azione di controllo sul cinghiale, in particolare sulle specie in fase pre-riproduttiva. E se, vista la presenza di un’area umida all’interno dell’Oasi, si siano predisposte misure atte a evitare l’utilizzo del munizionamento al piombo in prossimità della stessa, poiché “in tutti i siti della Rete Natura 2000 è vietato l’utilizzo di munizioni contenenti piombo per le azioni previste nelle zone umide naturali e artificiali (laghi, stagni, paludi, acquitrini, lanche e lagune d’acqua dolce, salata e salmastra, compresi i prati allagati e con esclusione dei maceri) ed entro 150 metri dalle rive più esterne dei bacini presenti”.

Infine, la capogruppo chiede alla Regione “se l’azione di controllo sul cinghiale e l’ordinanza sindacale a essa sottesa non possano contribuire alla ulteriore diffusione della peste suina africana”.

(Gianfranco Salvatori)

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