Sanità e welfare

Gibertoni (Misto): medico di San Prospero contro assistiti non vaccinati, la Regione intervenga

Nello specifico, la consigliera vuole sapere dall’esecutivo regionale “se non ritenga opportuno avviare una verifica, tramite l’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri, per capire se le affermazioni pronunciate violino o meno le norme della deontologia professionale o, addirittura, le norme di legge e se non reputi corretto, in questo caso, segnalare la vicenda all’autorità giudiziaria”

La vicenda del medico attivo nel comune modenese di San Prospero che “si sarebbe lasciata andare a commenti che violerebbero i limiti imposti dalla deontologia professionale rispetto ai pazienti visitati”, diventa oggetto di un’interrogazione, rivolta al governo regionale, presentata da Giulia Gibertoni (Misto).

Nello specifico, spiega la capogruppo, “il sanitario in questione avrebbe definito (in un video pubblicato su un canale social) un assistito ‘l’imbecille del giorno’, questo perché si sarebbe presentato in ambulatorio nonostante la positività al Covid, proseguendo poi con veri e propri insulti nei confronti dei pazienti non vaccinati”. Per quanto accaduto la consigliera parla di “degrado etico e professionale indegno della professione medica”.

Nell’atto, Gibertoni, nel rilevare che “la stessa carta costituzionale stabilisce come ‘nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge’ e che la legislazione in materia garantisce ‘l’accesso universale all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie’, così come, sul tema della deontologia in ambito sanitario, ‘gli ordini e collegi professionali sono tenuti a valutare sotto il profilo deontologico i comportamenti degli iscritti agli albi’”, vuole sapere dall’esecutivo regionale “se non ritenga opportuno, qualora il video risulti veritiero, avviare una verifica, tramite l’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri, per capire se le affermazioni pronunciate violino o meno le norme della deontologia professionale o, addirittura, le norme di legge e se non reputi corretto in questo caso segnalare la vicenda all’autorità giudiziaria”.

(Cristian Casali)

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