“La Giunta dica quando è venuta a conoscenza del disavanzo nel bilancio della sanità regionale dovuto a presunte spese emergenziali per far fronte al Covid”.
A chiederlo è il consigliere Stefano Bargi (Lega) che ricorda come “bisogna andare a fondo di questi problemi perché a dire che c’è un problema di conti non è una persona qualunque, ma colei che fino a pochi giorni fa era il Direttore dell’Assessorato alla Sanità: vogliamo sapere il momento temporale in cui la Giunta è venuta a conoscenza del ‘buco’ di Bilancio della sanità regionale e perché di questo tema non ci sia stato un confronto diretto con l’Assemblea legislativa”.
Netta la risposta dell’assessore Donini: “Le Regioni nel 2020-2021 hanno avuto un’estrema difficoltà a reggere l’impatto della pandemia e nel 2021 sostenere la campagna vaccinale. Nel Bilancio 2020 la Regione ha usato risorse proprie per far quadrare i conti, abbiamo raschiato il barile. Nel settembre 2021 c’à stata la prima individuazione di un primo problema di Bilancio: uffici competenti, Ausl e l’assessorato hanno operato perché venisse chiuso questo scostamento con risorse dell’Emilia-Romagna. In seguito abbiamo assunto una leadership nazionale per chiedere al governo risorse straordinarie per la sanità. Oggi siamo a parlare di un disavanzo 2021 riassorbile con risorse proprie della Regione e con ciò che trasferisce il governo. Questo non ci impedisce di vedere i problemi di Bilancio per il 2022 ancora legati al tema Coronavirus: chiediamo che lo Stato faccia la sua parte, perché non possiamo pensare che per il terzo anno consecutivo si posi il macigno del Covid sulle spalle delle Regioni”.
Parole alla luce delle quali Bargi si dice insoddisfatto perché “mi pare di capire che il momento in cui la Giunta ha appreso che c’erano disavanzi sia stato settembre-ottobre 2021: era il momento in cui si cominciava a parlare del Bilancio generale del 2022, sarebbe stato bene che la Giunta avesse informato l’Assemblea dei problemi di tenuta dei Bilanci della Sanità. Penso che se non ci fosse stato lo scontro con la Direttrice Petrapulacos non si sarebbe saputo nulla e l’esecutivo regionale avrebbe tenuto tutto sotto il tappeto. Serviva e serve più comunicazione e trasparenza”.
(Luca Molinari)