Sanità e welfare

Question time Castaldini (Fi): “Fare luce su feti abbandonati in un deposito”

La consigliera ha presentato un’interrogazione per accertare il rispetto dei protocolli di università e centri di ricerca. L’assessore Donini: “Le Aziende sanitarie rispettano tutte le procedure”

La consigliera di Forza Italia Valentina Castaldini ha interrogato la Giunta per “conoscere l’iter e i protocolli delle università, dei centri di ricerca e del Servizio sanitario in Regione in merito al trattamento di feti e parti anatomiche a uso didattico e di ricerca, nonché della gestione successiva, con particolare riferimento alla selezione delle aziende e di eventuali subfornitori”.

Castaldini ha richiamato un episodio emerso qualche giorno fa: il rinvenimento in un capannone a Granarolo Emilia di feti e parti anatomiche conservati in formaldeide all’interno di diversi fusti etichettati con il simbolo dei rifiuti biologici speciali utilizzati da una struttura universitaria di Bologna per motivi di studio e di ricerca. “Questa macabra scoperta- ha sottolineato la consigliera- ha fatto emergere l’importanza di ricostruire celermente tutti i passaggi di mano e l’iter che hanno portato quei quaranta fusti e il loro contenuto a essere abbandonati a Granarolo. Avrei voluto chiedere all’assessora alla Scuola e Università Paola Salomoni, perché le risposte vanno cercate nella verifica del rispetto dei protocolli nelle modalità di aggiudicazione delle gare d’appalto e delle subforniture per la gestione dei feti e degli altri resti umani”.

A rispondere l’assessore alla Sanità Raffaele Donini: “Penso di interpretare anche il sentimento della collega Salomoni nell’esprimere sgomento per l’episodio, ora al vaglio delle autorità competenti a livello giudiziario. Le procedure, in casi come questo, devono seguire la disciplina funeraria e di polizia mortuaria. Abbiamo chiesto verifiche a tutte le Aziende del Servizio sanitario regionale e ci hanno risposto che le normative sono state rispettate”.

Castaldini si è detta non pienamente soddisfatta: “Occorre un passo in più: il Servizio sanitario non ha responsabilità oggettiva ma le informazioni chieste sono utili senz’altro. Resta però un ‘buco’ enorme su quanto accaduto e sulla gestione delle università e dei centri di ricerca. Chiedo di non derubricare un tema così importante, la mia domanda aveva un altro interlocutore attraverso il quale fare chiarezza”.

(Lucia Paci)

Sanità e welfare