Quanti sono i cinghiali uccisi (caccia e controllo) e qual’è il motivo “della discrepanza tra il dato che si ottiene moltiplicando il numero medio di cinghiali abbattuti da ciascun cacciatore per il numero totale di cacciatori e il numero complessivo di cinghiali uccisi per ciascuna stagione venatoria”. Inoltre, la Regione dica “se non ritenga necessaria una conoscenza preventiva approfondita dei dati numerici sulla specie ‘cinghiale’ per determinare quale sia l’approccio migliore al problema, anziché un’azione basata sul semplice assunto di lasciare, sostanzialmente, mano libera a chiunque voglia uccidere i cinghiali e che continua a perpetuare il problema, tra l’altro, peggiorandolo di anno in anno”
Le richieste sono contenute in un’interrogazione della consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto). La capogruppo del Misto chiede spiegazioni alla Giunta anche l’origine dei dati forniti.
La delibera sulla caccia dell’aprile 2021 (Calendario venatorio) definisce i tipi di caccia, il periodo in cui si svolge e il numero di capi abbattuti. In una tabella per i cinghiali, continua la consigliera, “per le ultime due annate venatorie disponibili, quella 2018/2019 e quella 2017/2018 sono riportati n. 3 capi abbattuti per cacciatore e n. 1 capo abbattuto per giornata, considerato il numero di cacciatori iscritti negli ATC del territorio regionale, rispettivamente di 48.964 e 50.292, questi numeri si tradurrebbero, rispettivamente, in 146.892 cinghiali abbattuti per la stagione venatoria 2018/2019 e 150.876 cinghiali abbattuti per la stagione venatoria 2017/2018”.
Ma nel sito della Regione, riguardo ai cinghiali abbattuti, la tabella “per l’ultima stagione venatoria disponibile, quella 2017-2018, indica complessivamente 28.013 cinghiali uccisi tra attività di caccia e di controllo”.
Gibertoni scrive che nel Piano di controllo del cinghiale 2021-2026 è riportato che il numero “di cinghiali abbattuti per provincia per le annate venatorie 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021 il numero complessivo di cinghiali uccisi è rispettivamente: 27.979, 22.673, 25.725, 21.730”. Secondo la capogruppo sono “numeri sensibilmente più bassi (tra un quarto e un sesto) di quelli che si otterrebbero moltiplicando il numero medio di cinghiali uccisi pro-capite da ciascun cacciatore, per ciascuna stagione venatoria, pari a 3 capi e che, considerando per le annate venatorie 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021, un numero di cacciatori pari, rispettivamente, a 50.292, 48.964, 39.812 e 43.745 porterebbero il numero complessivo di cinghiali uccisi a, rispettivamente, 150.876, 146.892, 119.436 e 131.235”.
Infine, Gibertoni afferma che, come dice la stessa Regione “quest’ultima non conosce il numero di cinghiali presenti sul territorio regionale”.
(Gianfranco Salvatori)