Solleciare l’inserimento, nella normativa europea, dell’obbligo di etichettatura di origine, oltre a quello di allevamento e macellazione, per la carne di coniglio, al pari di quanto previsto per le carni fresche bovine, suine, ovine, caprine e di volatili, già regolamentate dall’Unione Europea.
A chiederlo è una risoluzione presentata dal gruppo Lega nord con primo firmatario Andrea Liverani, che è stata approvata oggi all’unanimità dalla commissione Politiche economiche, presieduta dal vicepresidente Gabriele Delmonte, con un emendamento del Pd sottoscritto da Nadia Rossi, prima firmataria, Barbara Lori e Mirco Bagnari. La richiesta, si legge nell’atto, è finalizzata a “tutelare i consumatori nonché gli allevatori e i produttori emiliano-romagnoli penalizzati dalla commercializzazione di carni e prodotti derivati, a prezzi irrisori, provenienti da altri paesi europei ed extraeuropei”. Hanno votato a favore dell’atto d’indirizzo i gruppi Ln, Pd, M5s e Sel.
Nell’illustrare l’emendamento, Nadia Rossi (Pd), ha ricordato come la Regione si batta da tempo per “rendere obbligatoria l’etichettatura della carne di coniglio, così come di quella di cavallo, finora nell’inerzia delle istituzioni europee, e sia al lavoro per promuovere l’organizzazione della filiera cunicola regionale e il successivo riconoscimento di una organizzazione di produttori”.
Oltre a Liverani, hanno sottoscritto il documento i consiglieri Alan Fabbri, Stefano Bargi, Gabriele Delmonte, Daniele Marchetti, Marco Pettazzoni, Massimiliano Pompignoli, Fabio Rainieri e Matteo Rancan.
(Luca Govoni)